«Ci stupisce il silenzio sul Molina»

L’assessore Gallera sottollinea come «alcune istituzioni non abbiamo avuto il nostro coraggio»

Caso Molina e sfratto La Quiete: l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera interviene sui due grandi temi della sanità varesina a margine del convegno organizzato ieri mattina dalla Uil sul tema della riforma sanitaria. Sul caso Molina Gallera affonda: «Siamo soddisfatti che il Consiglio di Stato abbia confermato il commissariamento, siamo, invece, un po’ stupiti del silenzio di altre istituzioni che non hanno avuto la forza e il coraggio di Regione Lombardia di schierarsi a favore della virtuosità della gestione di un patrimonio destinato a tutelare i nostri anziani e le persone più fragili».

Quella del Molina è vicenda ormai nota: c’è una commissione conoscitiva istituita da Regione Lombardia per verificare la gestione economica e finanziaria della Fondazione. Il Cda presieduto da Christian Campiotti era stato commissariato a dicembre da Ats Insubria. Il 16 febbraio il Tar aveva annullato il provvedimento, restituendo la gestione a Campiotti. Tre giorni fa il Consiglio di Stato ha annullato la decisione del Tar ripristinando alla guida dell’ente il commissario straordinario Carmine Pallino. Campiotti per contro si è

detto «sdegnato e stupito per la decisione del Consiglio di Stato», annunciando, tramite una nota del legale Pietro Romano, che «provvederà, senza indugio, alla tutela delle proprie ragioni e, portando, da una parte,all’attenzione della competente procura, le circostanze di cui all’oggetto, e, dall’altra, inoltrando immediato esposto al consiglio di presidenza della giustizia e amministrativa, contestualmente al deposito di formale istanza di ricusazione del presidente Frattini e di revoca immediata del provvedimento da questi reso».

Il collegio difensivo tra l’altro contesta a Franco Frattini, ex ministro che ha firmato il provvedimento del Consiglio di Stato, la «palese e dichiarata apparenza ad un preciso schieramento politico». Sul fronte La Quiete l’assessore regionale non ha dubbi: «Regione Lombardia ha dimostrato la piena fiducia nella qualità dell’assistenza sanitaria offerta dalla struttura riconfermando gli accreditamenti. E garantendo un budget importante». La clinica La Quiete, struttura d’eccellenza a Varese (di cui la città necessita), storica struttura varesina va aggiunto, è rimasta coinvolta nel 2009 nel fallimento Ansafin ed è attualmente sotto sfratto. I lavoratori non si sono arresi: stanno continuando a lavorare e hanno occupato la clinica. Sostenuti dalla città. «Per Regione Lombardia – ha detto Gallera – La Quiete è un punto di riferimento. E questo è un fatto». Regione Lombardia si è spesa in prima persona: il governatore Roberto Maroni sedeva infatti al tavolo tecnico richiesto dai lavoratori impegnandosi a rinnovare gli accreditamenti. E così è avvenuto.