Cuasso, a processo l’ex sindaco Cesaro per tentata concussione

Lite tra professionisti: rinviato a giudizio per tentata concussione l’ex sindaco di Cuasso Massimo Cesaro.

Con lui il gup ha rinviato a giudizio anche l’allora responsabile dell’ufficio tecnico. I fatti contestati risalgono al 2011. Cuasso al Monte, è noto, ha avuto in passato problemi alla rete idrica, con tanto di emergenze vere e proprie in molte case del paese. Il Comune ha quindi deciso di riqualificare acquedotto e rete di distribuzione: con gara d’appalto ha assegnato a uno studio ingegneristico ligure la direzione lavori e a una ditta della nostra provincia l’esecuzione dell’opera.

«Da subito c’è stato disaccordo tra il direttore lavori e l’impresa esecutrice – spiega il difensore di Cesaro – tanto che il direttore ha chiesto al Comune di licenziare l’azienda. Inevitabile che sindaco e responsabile dell’ufficio tecnico cercassero di far arrivare a un accordo le parti».

Questo nell’interesse dei cittadini: i lavori, già iniziati, si sarebbero protratti nel tempo. Con disagio per i cuassesi: gli scavi in paese erano già iniziati. «La direzione lavori ha insistito. E il Comune, applicando una clausola contrattuale, ha rescisso l’incarico – spiega Marsico – La professionista ha denunciato alla procura l’accaduto, dichiarando che quel licenziamento era dovuto alla sua non volontà di firmare lo stato di avanzamento lavori, che avrebbe portato al pagamento della ditta, in quanto, a parere della professionista, l’intervento non era stato realizzato a regola d’arte».

Ieri il rinvio a giudizio, il processo si aprirà il 5 marzo 2015. «In sede dibattimentale dimostreremo che gli imputati non avevano alcun interesse economico nella vicenda – conclude Marsico – e il solo scopo era concludere i lavori nei tempi. Così come è stato fatto. I cittadini hanno avuto strade risistemate dopo gli scavi e acqua nelle abitazioni. Perché l’intervento è stato impeccabile».

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