Dopo la bomba d’acqua Malnate corre ai ripari

Malnate è stato uno dei comuni varesini sui quali il maltempo dei giorni scorsi si è abbattuto con più forza. La bomba d’acqua sul territorio ha lasciato dietro di sé ingenti danni e, solo in questi giorni di quasi sereno, si prova a fare una stima approssimativa.

Ora Malnate conta i danni: il primo cittadino anche ieri ha eseguito un sopralluogo per verificare i danni che nella sua città la pioggia torrenziale si è portata dietro.

Il nubifragio del 29 luglio è stato causa di frane vicino alle case, allagamenti al municipio e alle scuole rendendo le strade del centro cittadino in veri e propri fiumi in piena. Ma la pioggia è non si è fermata e ha generando altri smottamenti e allegamenti sparsi; precipitazioni che anche nel fine settimana appena trascorso hanno fatto guardare con paura i corsi d’acqua Rio Fugasce e Quadronna. «Abbiamo fatto una serie di riunioni con la protezione civile già dalla giornata di ieri e monitorato con attenzione tutti i danni causati non solo dall’alluvione del 29 loglio,

ma anche quelli successivi e più sporadici; un modo per avere una visione completa del territorio»commenta il sindaco di Malnate. Lunedì, a causa dell’acqua che ha allentato ed eroso il sotto asfalto cittadino si è aperta una voragine nella centrale pazza Libertà; solo una celere segnalazione ha permesso alla ditta di manutenzione un rapido intervento già iniziato ieri mattina.

Mattinata caratterizzata anche dall’approdo nel comune varesino di una troupe della Rai che ha raccolto le immagini dei dissesti andati in onda durante il telegiornale del mezzogiorno stesso. Racconta il primo cittadino: «Alcuni inviati del TG3 sono arrivati in città. Ho rilasciato alcune dichiarazioni e hanno voluto intervistare i cittadini colpiti dai danni della bomba d’acqua, raccogliendo le testimonianze anche di chi, come operai, tecnici comunali e personale della Protezione Civile si è speso con grande sforzo in questi giorni critici per arginare in parte l’emergenza».

Escludendo i danni ai privati cittadini, gli effetti del mal tempo costeranno a Malnate circa un milione di euro. Astuti prosegue: «Un modo anche per dare visibilità a tutte le persone che hanno dato il massimo e hanno fatto la loro parte in quelle giornate di fiumi dal cielo e allagamenti. In oltre, abbiamo fatto un’importante stima dei danni agli edifici e sul territorio in previsione degli interventi futuri ai fabbricati e alle opere pubbliche, in alcuni casi già partiti -termina- La protezione civile, poi, inizierà a breve la sistemazione degli argini dei fiumi esondati».n

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