È l’ora di un bel ripasso delle care buone maniere

Galateo o buone maniere. Chiamatele come più vi piace, è innegabile però che mai come oggi si senta il bisogno di un ripasso di quello che la mia musa ispiratrice per eccellenza, la signora Sotis, descrive come “la grazia del saper vivere” ovvero il bon ton.

Potrei sciorinarvi un decalogo di comportamenti da tenere in determinate situazioni, preferisco però affrontare, di volta in volta, argomenti e circostanze che possono rivelarsi anche un tantino spinose, magari suggerite proprio da voi. Quindi da dove cominciare se non dal primo incontro? Non smetterò mai di sostenere che un sorriso, quando incrociamo qualcuno, sia un amico, parente o semplice conoscente, resta il nostro miglior biglietto da visita.

Quando siamo presentati o ci presentano qualcuno per la prima volta, è buona creanza dire il proprio nome e cognome per intero e, per favore, non fate seguire l’orrendo “piacere” come risposta. Se sarà un piacere o meno sarà il tempo a dircelo.

E ancora, sarà all’antica, ma inviare un biglietto o un sms il giorno dopo che si è stati ospiti a cena da amici e conoscenti, farà di noi un gradito ospite in casa altrui. Se il Galateo è stato scritto è anche per facilitare la convivenza tra esseri umani e segnare precisi confini quando si condivide lo spazio, a tavola, in ufficio o in un luogo pubblico.

Ecco direi che se volete saperne di più sull’argomento la letteratura offre parecchi titoli, ve ne suggerisco un paio che tanto sono piacevoli da leggere per leggerezza e ironia quanto utili per un ripasso di buone maniere.

Partirei con la Signora per eccellenza, Colette Rosselli in arte Donna Letizia che nonostante il suo “Il saper vivere” sia stato scritto alla fine degli anni ’50, resta ancora oggi fonte di ispirazione per molti, signore e signori. Indimenticabile la frase dove spiega all’elegante signora di “non arricciare il mignolo a coda di volpino” quando prende la coppa di champagne.

E poi Lei, Lina Sotis, che con la sua elegante ironia ci spiega, nel suo libro “nuovo Bon Ton”, come le buone maniere riescano a rendere un po’ meno complicati i rapporti con gli altri perchè “vivere com’è noto è difficilissimo”. Insomma, come spiegavo all’inizio, di occasioni per discutere di etichetta e buona educazione, ce ne saranno (aihmè) veramente tante. Alla prossima. Flaminia Borghese.

Flaminia Borghese

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