Fagnano, la rabbia del sindaco nel videomessaggio social “Campetti chiusi fino a che non si trova una soluzione al degrado”

"Tenete gli occhi aperti chi vede qualcuno dentro lo segnali alla Polizia locale o ai Carabinieri" le parole di Marco Baroffio, primo cittadino di Fagnano Olona, nel suo videomessaggio social (il sindaco in una immagine dal web)

FAGNANO OLONA – Resteranno chiusi i campetti da calcio sul retro del palasport di Fagnano Olona, che ora versano in totale stato di abbandono. Ad affermarlo è il primo cittadino, Marco Baroffio, che ha dato disposizione di chiudere i varchi della recinzione e che ribadisce come sia “vietato giocare”, a causa del degrado in cui versa l’area. Pare adottare la linea dura – cosa che gli è valsa non poche polemiche. E proprio a seguito di questa querelle il sindaco Baroffio ha tenuto a precisare alcune cose, riguardo la situazione dei campetti e delle strutture sportive annesse.

Le parole del sindaco Baroffio, il sindaco di Fagnano Olona, nel suo videomessaggio social

Tenete gli occhi aperti chi vede qualcuno dentro lo segnali alla Polizia locale o ai Carabinieri. Ho fatto il sindaco-gendarme. Ho trovato alcuni ragazzi dentro a giocare, ma è vietato l’ufficio lavori pubblici è già intervenuto a chiudere i varchi.

Urge, non da oggi, ma da ieri, trovare una soluzione non è per fare lo scaricabarile su nessuno. Se i campetti oggi sono chiusi, è anche responsabilità mia per non essere riuscito a creare le condizioni adatte per lo sfruttamento di quell’area. Fatta questa precisazione, occorre aggiungere che fino a quando i campetti saranno chiusi, devono esserlo per tutti, quindi non è ammissibile che si entri dalla recinzione. Se dovesse succedere qualcosa, mia sarebbe la responsabilità e la cosa che mi creerebbe maggior disagio, è il fatto di non aver potuto far nulla per evitare spiacevoli inconvenienti.

Al momento mi sento di pensare a due soluzioni: la prima, quella di cercare di creare maggiori e più favorevoli condizioni possibili per lo sfruttamento da parte di un ente gestore, di quell’area; la seconda, valutare e capire se possibile, la regolamentazione dello sfruttamento di uno di quei campi, almeno in questo periodo di attesa, per dare la possibilità ai nostri ragazzi, di poter utilizzare un campo in tutta sicurezza e libertà.