Fiat/ Legittimo accordo di Pomigliano, Fiom rientri in fabbrica

Torino, 17 lug. (TMNews) – La Fiom deve rientrare a Pomigliano d’Arco. Lo ha stabilito il giudice del tribunale del lavoro di Torino Vincenzo Ciocchetti, secondo cui la Fiat è responsabile di comportamento antisindacale.

Ciocchetti ha giudicato legittimo l’accordo di Pomigliano e non ha ritenuto che nella costituzione di Fabbrica Italia Pomigliano ci sia stata la violazione dell’articolo 2.112 del codice civile sul trasferimento del ramo d’azienda, come sostenuto dai legali della Fiom. Ciocchetti ha invece stabilito che c’e’ stata la violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, e che la Fiom deve riottenere i diritti relativi alla agibilita’ sindacale, quindi avere propri rappresentnati nelle Rsa, possibilita’ di indire le assemblee, uso della bacheca e dei locali sindacali.

Una sentenza quella di Torino che è giunta ieri sera, dopo sette ore di dibattimento e sei di camera di consiglio.

Soddisfatto Maurizio Landini, leader della Fiom, che preannuncia ricorsi individuali sotto quest’ultimo aspetto. Meno la Fiat, che sembra soddisfatta perche’ l’impianto contrattuale di Pomigliano e’ stato accolto, ma ha annunciato: ora dovranno essere valutate le conseguenze sul piano di investimenti per Fabbrica Italia. “Si ritiene necessario procedere ad un accurato esame del provvedimento per valutare l’impatto della decisione del giudice sulla praticabilita dei piani di investimento annunciati” ha fatto sapere il Lingotto tramite un portavoce. (segue)

Prs

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