VARESE E’ lui, Flavio Soriga, il folletto sardo graffiante come un sorso di “filuferru”, a trionfare per distacco in un Premio Chiara che apre al cabaret, con il pomeriggio a villa Ponti sede staccata di “Zelig off”, battute a ripetizione con Giorgio Faletti, e un pezzo di teatro involontario con l’autopromozione sul palco del cantautore Dente, uno che se dormirà qualche ora di più farà sicuramente strada. “L’amore a Londra e in altri luoghi” ha trionfato con 84 voti, contro i 54 di “Pochi inutili nascondigli” e i 48 di “Nudo
di famiglia”, di una Gaia Manzini seria e nella parte della scrittrice esordiente.«Sono un internazionalista che parla d’amore cercando di toglierlo a Moccia. L’emanciparsi delle donne rende più interessante la “battaglia” tra noi e loro, oggi sono tutte più “cazzute”». Invito, e replica di Faletti: «Di quanto lo siano se n’è accorto anche Marrazzo. Arriverà una querela ma non importa». E aggiunge: «Farà i soldi chi inventerà la pastiglia per gli innamorati infelici: ho già il nome, Disamorol». Al che Soriga replica: «Mi sa che presto tradurrò Faletti in sardo».
v.colombo
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