Frontalieri, Giorgetti: “Avviato dialogo con la Svizzera per lo smart working”

Il ministro dell'Economia è intervenuto sul problema della cessazione delle disposizioni sul lavoro da remoto in vigore durante l'emergenza Covid: "Sono fiducioso su una soluzione in tempi rapidi"

ROMA – “Il Governo ha già avviato interlocuzioni con la controparte elvetica – che, da parte sua, ha manifestato la propria disponibilità al dialogo – per definire, a breve, la possibilità di utilizzare a regime le nuove modalità di prestazione dell’attività lavorativa, sperimentate durante il periodo della pandemia, anche dopo la cessazione del periodo emergenziale”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in question time alla Camera ad una interrogazione sulle iniziative in materia di tassazione dell’attività dei frontalieri italiani che lavorano in Svizzera, in relazione al venir meno della vigenza delle disposizioni adottate in periodo pandemico con riferimento al lavoro a distanza.

“Sono fiducioso che questo dialogo, nella più ampia cornice delle misure a tutela dei lavoratori previste dall’Accordo del 2020, consentirà di giungere in tempi rapidi alla regolazione anche delle prestazioni di lavoro da remoto”, ha detto Giorgetti. Inoltre, “nelle more dell’approvazione finale del disegno di legge di ratifica”, che – ha ricordato – “è attualmente all’esame del Parlamento e, proprio questa mattina, è stato approvato in prima lettura dal Senato”, il ministro ha annunciato l’intenzione del Governo di “presentare un emendamento ai provvedimenti all’esame delle Camere finalizzato a disciplinare in via transitoria, fino all’approvazione della legge di ratifica in precedenza richiamata, l’attività lavorativa svolta dai ‘frontalieri’ in modo da definire da chiarirne la portata normativa”.