Funerali di Stato a Varese per Roberto Maroni

Venerdì 25 novembre alle ore 11 l'ultimo saluto al politico, morto ieri a 67 anni. La cerimonia nella Basilica di San Vittore a Varese. Sarà presente il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme a Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti e i vertici leghisti.

VARESE – Si terrà venerdì 25 novembre alle ore 11 l’estremo saluto a Roberto Maroni, morto ieri a 67 anni dopo aver combattuto a lungo contro un terribile tumore al cervello. . Saranno funerali di Stato e verranno celebrati nella Basilica di San Vittore a Varese. Ad officiare le esequie Monsignor Luigi Panighetti, prevosto di Varese. E’ annunciata la presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il provvedimento è stato preso grazie all’interessamento dell’onorevole Stefano Candiani (che nella giornata di ieri aveva polemizzato con il sindaco di Varese, Davide Galimberti, per la scelta di non allestire la camera ardente presso Palazzo Estense: in realtà era stata la famiglia a non gradire tale soluzione) e al coinvolgimento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, con il placet del premier Giorgia Meloni.

Matteo Salvini ieri ha ricordato così Maroni durante la conferenza stampa sulla manovra economica: “Parto dal ricordo di Roberto, i cui funerali saranno venerdì mattina a Varese. Per me e per tutta la Lega cambia l’agenda e la scaletta delle priorità: tutta la comunità leghista sarò fisicamente o idealmente venerdì mattina a Varese“. Poi sui social ha aggiunto: “Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, leghista sempre e per sempre. Buon vento Roberto”.

Sempre nella giornata di venerdì, alle 14.45 nella chiesa di Lozza è prevista la recita del Santo Rosario, seguita da una funzione in forma privata. La camera ardente è allestita a Bizzozero, al confine con Lozza, paese dove l’ex ministro dell’Interno ha vissuto.

La sua famiglia lo ha definito “un inguaribile ottimista e in effetti il barbaro sognante, così amava autodefinirsi, non ha mai smesso di guardare al futuro. Anche quando ha capito di dover fare un passo indietro e riunciare a diventare sindaco di Varese per colpa di una malattia che alla fine non è riuscito a sconfiggere.