Gallarate, simulano investimento sulle strisce: arrestati in tre per estorsione. Ecco cosa facevano

Pretendevano 500 euro da un ragazzo della città per un incidente in realtà mai avvenuto. Una persona, parte della congrega di residenti a Omegna e Verbania che aveva architettato la truffa, si era volontariamente appoggiata al cofano della sua auto in prossimità di un passaggio pedonale. Il giovane era stato minacciato di morte dai soggetti (pregiudicati) che dicevano di essere in possesso di un coltello. Per loro è scattata la custodia cautelare in carcere
GALLARATE RUBA TABLET: ARRESTATO DAI CARABINIERI – Telesettelaghi

GALLARATE – I carabinieri di Gallarate hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone pregiudicate residenti a Omegna e Verbania.

Il provvedimento è stato emesso a seguito delle indagini partite dalla denuncia presentata il 15 gennaio scorso da un gallaratese che, mentre tornava in auto a casa percorrendo via Venegoni, in prossimità delle strisce pedonali, nel far attraversare tre giovani, notava che uno di questi si era appoggiato al cofano della vettura ed era poi caduto a terra.

Nasceva quindi una discussione in cui l’autista veniva accusato di aver investito il ragazzo e veniva poi minacciato di morte dai tre che, dopo averlo impaurito dietro l’avvertimento di possedere un coltello, gli chiedevano, a titolo di riparazione del torto subìto, 500 euro in contanti, a loro dire al fine di evitare il ricorso all’assicurazione e di pagarsi le spese sanitarie.

La vittima, dietro queste pressanti intimidazioni, consegnava 400 euro ai giovani e, il giorno successivo, decideva di sporgere denuncia alla Stazione Carabinieri di Gallarate. Le indagini, grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di video sorveglianza comunali e l’ascolto dei testimoni presenti, hanno consentito di identificare i tre presunti autori del reato che ora sono in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha contestato loro il reato di estorsione aggravata.