Giappone, per il voto “battaglione di principesse” contro baroni


Tokyo, 19 ago. (Apcom)
– Nella campagna elettorale in corso in Giappone, il principale partito di opposizione ha sfoderato la sua arma segreta: “il battaglione delle principesse”, un gruppo di giovani donne, candidate nelle roccaforti dei vecchi baroni del potere conservatore.

Il Partito democratico del Giappone (Pdj), oggi all’opposizione, dato come favorito dai sondaggi, ha deciso di candidare queste giovani donne nelle circoscrizioni oggi saldamente in mano alla coalizione al potere, soprattutto al Partito liberal democratico (Pld) del premier Taro Aso. La comparsa di questo “battaglione delle principesse” riempie oggi le pagine politiche dei tabloid, all’indomani del lancio ufficiale della campagna elettorale per le politiche del prossimo 30 agosto. Il quotidiano sportivo Nikkan Sports titola: “Le principesse all’attacco dei pezzi grossi”.

La mossa del Pdj trae ispirazione dagli “assassini”, come vennero chiamate le celebrità mediatiche mobilitate dall’ex primo ministro Junichiro Koizumi nel 2005. Koizumi riuscì allora a ottenere una netta vittoria e a garantire al Pdl oltre 300 dei 480 seggi della Camera bassa.

L’ex premier Yoshiro Mori, 72 anni e nessuna sconfitta elettorale negli ultimi 40 anni, questa volta dovrà vedersela con Mieko Tanaka, 33 anni, dipendente di un’agenzia di viaggi. “Vogliamo cambiare il Giappone”, ha dichiarato Tanaka, impegnata in un tour elettorale in bicicletta nelle strade di Ishikawa, nel centro del Paese. Sprezzante la risposta dell’ex premier: “È stata scelta soltanto per la sua gioventù e il suo fisico”.

Nella circoscrizione di Gunma, a nord di Tokyo, il Pdj ha candidato Yukiko Miyake, giornalista televisiva di 44 anni, che dovrà vedersela con l’ex premier Yasuo Fukuda, 73 anni, dimessosi nel settembre scorso per cedere il posto ad Aso. “Voglio portare una ventata di aria fresca o una raffica violenta”, ha detto Miyake, rivolgendosi agli elettori.

Gli analisti politici considerano positivo l’ingresso di giovani donne nel mondo politico giapponese, dominato dalla fine della Seconda guerra mondiale da vecchi conservatori maschi. “Presentare giovani candidate dal fisico piacevole può certamente favorire l’attenzione degli elettori in Giappone, dove le donne sono ancora trattate come una minoranza”, ha detto Yoshinobu Yamamoto, professore di Scienze politiche all’Università Aoyama Gakuin di Tokyo.

Le donne rappresentavano soltanto il 9,2% degli eletti nella Camera dei deputati sciolta lo scorso luglio, ma il numero di candidate alle elezioni del 30 agosto ha raggiunto il tasso record del 16,7% del totale. L’artefice di questa nuova strategia è l’ex presidente del Pdj, Ichiro Ozawa, costretto a dimettersi a maggio per uno scandalo su finanziamenti occulti. “Pensavo da tempo che servissero buone candidate. Abbiamo bisogno di gente con idee nuove”, ha ammesso.

(fonte Afp)

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