Governo Meloni al lavoro per varare un decreto contro il caro-benzina: più trasparenza e controlli

Riunione a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e il Comandante Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana. Sarà obbligatorio esporre il prezzo medio nazionale alla pompa (foto generica d'archivio)

ROMA – E’ polemica dopo la mancata conferma del provvedimento Draghi del taglio delle accise sul prezzo del carburante, da parte del Governo Meloni e con il conseguente aumento del costo del carburante già dall’inizio dell’anno. Chi per lavoro è costretto a usare l’automobile, ma anche gli autotrasportatori e varie le associazioni di categoria lo sa bene.

Ed è proprio per provare a far fronte a questa situazione di emergenza che ieri, martedì 10 gennaio, si è tenuta una riunione di più di un’ora a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e il Comandante Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana. Sul tavolo della discussione proprio nuove possibili misure per contrastare le possibili speculazioni del caro-benzina che si potrebbero riversare sugli utenti. I famosi aumenti ingiustificati ma che sono molto più che un remoto rischio per i consumatori.

Per questo il Consiglio dei Ministri dell’esecutivo Meloni sta pensando a un decreto legge che tuteli proprio i consumatori, e che permetta più trasparenza nella vendita dei carburanti, diesel e benzina, ma non solo, con un monitoraggio costante dei prezzi (giornaliero e non più settimanale) e l’obbligo di esporre il prezzo medio nazionale di vendita alla pompa. Sono previste sanzioni per i trasgressori.