«I tigli si dovranno abbattere» Parola del sindaco di Somma

Sono 31 i tigli da abbattere in via XXV Aprile, 91 quelli da potare e 52 quelli per cui approfondire la situazione con con strumenti adatti.

Dopo la polemica infuriata su Facebook con tanto di insulti, ingiurie e brutte parole all’indirizzo dell’assessore all’Ambiente del comune di Somma Lombardo e dell’agronomo , il sindacoe l’assessore stesso hanno indetto, ieri mattina in municipio, una conferenza stampa di informazione e spiegazione. Fermo restando una querela per diffamazione già inoltrata da parte di Barcaro all’indirizzo di uno dei tanti cittadini che via Fb si era spinto oltre con le parole insinuando «interscambi di favore» tra l’assessore e l’agronomo. Davvero troppo.

Inoltre epiteti come «bastardo» e «mafioso» rivolti a entrambi, come se, attraverso social network, si potesse dire di tutto e di più. «Mi piacerebbe vedere qui chi insulta», ha esordito ieri mattina il primo cittadino. Invece in sala consiliare c’erano soltanto sei persone.

Erano le 11 di lunedì mattina ma, a quanto pare, le urla via Fb non si sono tradotte in volontà di ascolto. Resta il dato di fatto di alberi ammalorati «sul colletto e alle radici, in condizioni irreversibili, non più recuperabili» ha spiegato l’agronomo. «Le problematiche principali sono alla corona (dove iniziano le braccia dei rami, ndr) con ferite a seguito di patogeni funginei che fanno decadere il legno».

Inoltre i problemi alle radici, in parecchi tigli mozzate da una serie di interventi dell’uomo per i sottoservizi. Impensabile lasciare il viale con degli alberi tanto malandati da farne anche un sito insicuro.

La promessa dell’assessore è quella della ripiantumazione. Quando? Il prima possibile.

Si spenderanno circa 200mila euro tra abbattimenti, ripiantumazioni (600 euro a pianta), rimessa in sesto della sede stradale, nuove aiuole e nuova illuminazione. E nei prossimi due- tre anni, si dovrà ripensare alle potature.

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