Il dottor Emvolo vuole restare. Se ne va invece l’ombra del razzismo su Fagnano Olona

Positivo l'esito dell'incontro tra il professionista del Camerun e i rappresentanti delle istituzioni comunali e sanitarie: gli attacchi subiti sui social non l'hanno toccato e intende rimanere al suo posto. C'è solo il dubbio sul suo doppio ruolo di medico di base in paese e di tirocinante all'ospedale di Varese. La soddisfazione del sindaco Baroffio

FAGNANO OLONA – Il dottor Enock Rodrigue Emvolo resta a Fagnano, resta al suo posto. Sembra essere giunta a un esito positivo e in qualche modo educativo la sconcertante vicenda che ha scosso la comunità.

Il dotto Emvolo, proveniente dal Camerun, era stato bersagliato via social di commenti negativi, in forte odore di razzismo da quattro soldi, che ne mettevano in dubbio la professionalità. Non volevano accettare alcuni cittadini, non moltissimi ma comunque troppi, che un africano prendesse il posto del vecchio medico di base del paese andato in pensione. Per qualcuno sarebbe stato meglio che il camice bianco dalla pelle scura andasse a “pascolare le pecore” invece di occuparsi dei pazienti fagnanesi. E invece i pazienti lui li curava, li ascoltava, li assisteva con dedizione. Visite, consigli, ricette: “Voglio solo curare le persone, ma se non mi vogliono sono pronto ad andarmene”.

Prima di prendere una decisione, però, il dottor Emvolo ha chiesto e ottenuto di incontrare i suoi superiori, i vertici Ats Insubria e Asst Valle Olona. Incontro che si è tenuto ieri pomeriggio alla presenza del sindaco Marco Baroffio, che da subito si era attivato per risolvere una situazione che stava diventando sgradevole e imbarazzante per il civile comune del Basso Varesotto. Col sindaco c’erano anche gli assessori Giuseppe Palomba e Dario Moretti e i rappresentanti delle istituzioni hanno ribadito la propria vicinanza al professionista,

garantendo il proprio impegno a riportare sereneità. “Il dottore vuole continuare a lavorare per il bene dei suoi assistiti nelle condizioni migliori. In origine il suo ambulatorio doveva essere nella casa di comunità – hanno detto – Domani lo accompagneremo lì. Non era stato messo in condizione di operare al meglio, mancavano alcune cose per un’incomprensione con l’azienda sanitaria. Da domani avrà tutto. Addirittura, si è parlato della possibilità del supporto di un assistente, se ci fosse bisogno”.

Risolto il problema ambientale, sono in corso valutazioni per quanto riguarda il ruolo di Emvolo, tirocinante al pronto soccorso dell’ospedale di Varese, oltre che medico di medicina generale a Fagnano. Questione di compatibilità. Ma tutto questo nulla c’entra con le polemiche delle ultime settimane e con la sua professionalità.

Il dottore ha persino detto di non essere stato affatto turbato dagli insulti ricevuti. Forse ha capito che Fagnano Olona è altro rispetto a qualche idiota da tastiera e può essere anche casa sua, almeno a livello lavorativo.

La solidarietà dell’Ordiene dei Medici di Varese

Pur non essendo iscritto all’Ordine dei medici della nostra provincia, teniamo ad esprimere tutta la nostra solidarietà al collega che ha preso servizio a Fagnano – dichiara il presidente, la dottoressa Beretta – Ci auguriamo che la chiusura e la diffidenza nei confronti del medico siano espressione di una parte minoritaria di pazienti. Ma nello stesso tempo ribadiamo che devono prevalere sentimenti di reciproca fiducia e collaborazione tra medico e paziente, al di là del colore della pelle e del Paese di provenienza. Competenza e professionalità devono essere i punti di riferimento per i cittadini, valori ribaditi ovunque come condizioni per la cura e il benessere dei pazienti.