Il “Grill Party” parte dal Dolce

In attesa che si dia il via al Black & Blue Festival, Alessandro Zoccarato propone una nuova ondata di musica americana, oggi e domani, al “The Social” in via Caracciolo 37 con un “Grill Party Blues”.

Inizio alle 19 con una grigliata tutto pepe (prenotazione tavoli allo 0332-18.06.885) per poi proseguire alle 21.30 in compagnia di un chitarrista particolarmente apprezzato dal pubblico varesino: Jaime Dolce. Domani sarà la volta di Reed Turchi, poi lunedì appuntamento al comune di Besozzo Cortile, in via Mazzini 4 (ingresso libero), con Fabio Treves e Alex “Kid” Gariazzo.

Chi mangia bene ascolta meglio, ed è questo che propone la mini-rassegna: musica di qualità con quel Dolce che, nato a Brooklin, diviene in breve tempo uno fra i chitarristi più affermati del blues metropolitano.

Cresciuto ascoltando Jimi Hendrix (sino a ricordarne la grinta e le distorsioni), Jaime ha modellato la sua carriera sulle orme dei grandi maestri. Più volte al fianco di Mason Casey (armonicista di Popa Chubby), Lee Finkelstein (batterista dei Tower of Power) ed Eric Udell (attuale bassista della Blues Brothers Band), l’artista ha conquistato anche l’Europa (il bisnonno era di origini italiane) e il pubblico “di confine” affiancando Davide van De Sfroos prima nel tour “Ma vada via ‘l blues” e, poi, nella registrazione di quattro tracce dell’album “Pica”.

A lui si deve una fra le formazioni più dirompenti del blues contemporaneo, quegli “Innersole” che la rivista statunitense “Tristate Blues” definisce come “una combinazione tra il blues del Mississippi e il funk elettrico della Band of Gipsys”. Sabato 31 si presenta Reed Turchi, “una storia bellissima che arriva dal North Carolina”.

Anche lui di origini italiane, Reed è conosciuto grazie alle sue cigar-box che costruisce e suona.

Chitarre che appartengono alla più profonda tradizione del blues arcaico (ottenute dalle scatole dei sigari) per un hill-country d’autore fatto di “furore elettrico, slide incendiario e leggerezza delle ballad”. Titolare di una fra le etichette più interessanti degli Stati Uniti (la Devil Down Records), Turchi è un vero talento capace di riscoprire le tante anime del blues grazie ad una “voce sporca e sabbiosa e ad una chitarra fantastica”. Nel 2013 ha pubblicato “My Time Ain’t Now”: un gioiellino per chi ama il genere.

Lunedì 2 giugno, a Besozzo, un altro gradito ritorno. Fabio Treves, il “papà” del blues italiano – ha festeggiato da poco i quarant’anni di attività – si affianca ad Alex “Kid” Gariazzo, nato a Biella nel 1972.

Treves non richiede alcuna presentazione, anche se è la sua umiltà – prima ancora che l’entusiasmo artistico – a renderlo un protagonista unico del panorama musicale internazionale. Da Lambrate, nel ricordo dei vecchi vinili del padre, ai festival di mezzo mondo Treves è il solo artista tricolore ad aver suonato con Frank Zappa: il chitarrista di Baltimora lo citerà nella sua autobiografia.

All’armonica di Treves farà da contraltare la chitarra (e poi il banjo, il mandolino, l’ukulele) di Alex: dal 1995 sulla piazza anche nella veste di compositore di colonne sonore, jingles pubblicitari e installazioni artistiche per il teatro.

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