Siamo a giugno, l’estate incombe e anche i primi weekend lunghi al mare. E anche se in realtà si tratta di “prove” di vacanze è bene non dimenticarsi le regole della serena convivenza all’aperto con gli altri.
Se siete tra quelli che non possono fare a meno della spiaggia sotto i piedi, ricordatevi che, a meno che non abbiate comprato l’intera area marittima, dovrete condividere lo spazio con altri e quindi vale la regola per eccellenza: non fare ad altri ciò che voi non vorreste mai subire.
Prima regola, il tono di voce deve restare basso. Al telefono (con la suoneria possibilmente bassa o meglio eliminata del tutto) o mentre dialogate con il vostro vicino di ombrellone, ricordatevi che non siete soli e magari due sdraio più in là qualcuno sta giustamente cercando di leggere, rilassarsi oppure vorrebbe dormire.
Altra regola d’oro, tutto quello che vi portate e consumate in spiaggia, ma questo vale anche per una passeggiata in montagna o al lago, lo riportate a casa o lo getterete negli appositi cestini. Lasciare immondizia o sacchi della pattumiera in un bosco, in riva a un lago o sulla spiaggia, rappresenta un autentico gesto di ignoranza e totale mancanza di rispetto nei confronti degli altri e della natura che ci circonda. E se la natura richiede rispetto, anche il senso estetico non è da meno. Essere in vacanza non motiva un abbigliamento adatto solo all’intimità delle mura della propria casa.
A cosa mi riferisco? Girare al di fuori della spiaggia con shorts e ciabatte senza maglietta non giustifica nemmeno un fisico mozzafiato. È semplicemente cafone e non comodo o pratico.
Infine, genitori ricordatevi che se i figli rappresentano il “sale della vita” non è detto che debbano condire anche la vita degli altri.
In vacanza è facile ed è giusto trasgredire un po’ alle regole ma un bambino maleducato può davvero mettere la pazienza degli adulti alle strette. Infine se avete accertato l’invito a casa di amici o parenti, è cortesia presentarsi con un regalo per la padrona di casa e se la coppia ha dei figli piccoli, uno anche per loro.
Chi vi ospita non deve trasformarsi nella vostra cameriera personale e sarebbe auspicabile che anche voi offriate il vostro aiuto, anche solo per apparecchiare o sparecchiare. Nessuna padrona di casa avrà da obiettare, anzi.
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