Iozzelli si chiama fuori: ora c’è Alberani?

Il ds resta a Pistoia: «Dopo giorni di riflessione ho declinato l’offerta di Varese». Non è scontato l’arrivo del manager forlivese che manda messaggi d’amore a Roma

«Una volpe affamata, come vide dei grappoli d’uva che pendevano da una vite, desiderò afferrarli ma non ne fu in grado. Allontanandosi, però, disse fra sé: sono acerbi». In mancanza di certezze – e in questo caso sarà difficile ricavarle anche a posteriori – nemmeno Esopo ci tende la mano: è Giulio Iozzelli ad aver rifiutato Varese o Varese ad aver elaborato il “niet” nei confronti del manager toscano?

Contano i fatti: il dirigente di Pistoia, da giorni il maggiore indiziato a ricoprire il ruolo di prossimo direttore sportivo della Pallacanestro Varese, non sbarcherà nella Città Giardino. A comunicarlo è stata la sua società, ieri mattina: «Giulio Iozzelli, a seguito di un incontro con i dirigenti del club, ha informato la società della propria volontà di proseguire nel proficuo rapporto di collaborazione che lo lega ai colori biancorossi da ormai otto stagioni». Il Giulio entrato e uscito dalla stanza dei desideri biancorossa ha personalmente aggiunto: «La

scelta è stata ragionata e non ha pesato solo l’aspetto affettivo che mi lega indubbiamente a questo ambiente, ma anche altri fattori che mi hanno portato, dopo giorni di riflessione, a declinare la proposta, seria e concreta, che Varese mi aveva fatto».
Dunque è stata una decisione sua, come hanno riferito a microfono spento (fin dall’altro ieri, quando ancora mancava l’ufficialità) tante voci che sussurrano dal Granducato e non solo? Oppure è stato un netto dietrofront dei piani alti di piazza Monte Grappa, a seguito di un riposizionamento di equilibri e pensieri all’interno del consiglio di amministrazione?
Certo è che il candidato principe si è ritirato dalla corsa, lasciando teorico campo libero all’altra testa di serie pubblicizzata negli ultimi mesi, Nicola Alberani. A chi sta già pregustando la fine della telenovela ds va però subito rivelato che nulla ancora sembrerebbe deciso, anzi. Alberani ha un residuo anno di contratto con la Virtus Roma e – anche nell’ipotesi in cui manager e società varesina abbiano già trovato un accordo – il vincolo pregresso rimane un ostacolo concreto da superare. Poi ci sono le parole dello stesso Alberani a far ristagnare nell’incertezza, quelle riportate ieri sulle pagine della Gazzetta dello Sport: «Restare ancora a Roma sarebbe un sogno, io sono a totale disposizione del presidente e mi auguro si possa partire quanto prima». Un fulmine a ciel sereno per i teorici del tutto risolto.

Può davvero succedere di tutto, così come tutto può risolversi in un attimo: un rifiuto del secondo papabile costringere il presidente Stefano Coppa e il suo cda a vagliare altre strade, compresa quella ipotizzata mesi fa – e forse anche gradita – di non dotarsi di alcun uomo nuovo e utilizzare le risorse già disponibili in società, la cosiddetta “soluzione interna”. È chiaro che in un quadro siffatto la questione allenatore passi in secondo piano, anche se l’uscita di scena di Iozzelli avrebbe eliminato uno dei grandi “oppositori” di Attilio Caja. Playoff di serie A: sui campi di Venezia e Reggio Emilia si è consumato l’addio definitivo ai quarti di finale. Le migliori quattro squadre del campionato sono infine Milano, Sassari, Venezia e Reggio Emilia. Sul parquet del Taliercio la squadra di Recalcati ha sconfitto Cantù con il punteggio di 88-73, mentre al Palabigi gara 5 e annessa qualificazione sono state conquistate da Reggio, che ha agevolmente disposto di Brindisi (86-62 il risultato finale per Polonara e compagni).