La Libia vale undici milioni Arriva poco, ma parte tanto

Soffiano venti di guerra e si fanno subito i conti dei rischi economici. Niente import, Varese esporta sempre di più. Bene il manifatturiero

– Un business da sei miliardi all’anno quello tra Italia e Libia: si importano petrolio e minerali, si esporta manifatturiero. La provincia di Varese vi partecipa per 11 milioni di euro soltanto sul fronte export lasciando completamente a secco, pari a uno zero tondo, l’import.
Da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati Istat, per i primi nove mesi del 2014, la Lombardia ha avuto un interscambio con la Libia di 220 milioni, il 5% del totale nazionale.
In calo l’interscambio lombardo del 76% in un anno, era di 920 milioni lo scorso anno nei primi nove mesi, -40% l’import-export nazionale che superava i 7 miliardi un anno fa. L’import lombardo è calato del 93%, il nazionale del 47%.

L’export è sceso, rispettivamente, del -30% e del -13%. In Lombardia ha prevalso l’export nel 2014 con la Libia: 173 milioni e 46 milioni l’import. In tutta la Penisola, è valso invece l’esatto opposto: l’export è stato di 1,5 miliardi rispetto all’import che, con tre miliardi, è il doppio.
Varese, invece, non ha metri di paragone tra import ed export lasciando il primo comparto sempre a quota zero, sia nel 2013 sia nel 2014. Dalla Libia, insomma, non arriva nulla nel Varesotto.
Sull’altra sponda, quella delle esportazioni, c’è il dato di un segno più tra i due periodi di tempo considerati: 10 milioni e 786mila euro l’export del 2013 mentre da gennaio a settembre del 2014 il totale è di 11 milioni e 411 mila euro, dato affidato sostanzialmente ai prodotti delle attività manifatturiere e, in parte più ridotta, ai prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere.

Dopo Milano con 82 milioni, Brescia (23 milioni) e Bergamo (18 milioni), c’è Varese le cui esportazioni verso la Libia sono comunque ben poca cosa, undici milioni di euro se si considerano i dieci milardi complessivi di export della nostra provincia.
Minima, insomma, la percentuale di rilevanza dell’export varesino verso la Libia rispetto al dato complessivo.
L’import è sempre rimasto pari a zero, mentre l’export del Varesotto ha la voce dei prodotti dell’agricoltura,

della silvicoltura e della pesca nel 2013 pari a 8 milioni e 656 mila euro che l’anno successivo scompaiono del tutto risultando pari a zero.
Al posto dei prodotti dell’agricoltura, l’anno successivo, sempre secondo l’elaborazione dati della Camera di Commercio di Milano, la nostra provincia esporta minerali da cave e miniere per circa cinque milioni e mezzo di euro.
Per import in Lombardia prevalgono Pavia con 29 milioni, Milano con 10, Mantova con 5, Brescia con 2 e sono sempre petrolio e minerali a fare la parte del leone. È di 4,5 miliardi il business tra Italia e Libia nei primi nove mesi del 2014, su base annuale tra import e export scambia per sei miliardi all’anno.