Marocchino morto a Castelveccana, indagini in corso. La procura: “Piena fiducia all’Arma”

Domani l'autopsia sul corpo di Rachid Nachat. Un sottufficiale del Carabinieri indagato per omicidio e sospeso in via cautelare dal servizio. Gli inquirenti: "L'attuale iscrizione nel registro delle notizie di reato nei potrà essere modificata, regredendo in legittima difesa o in eccesso colposo nell'uso delle armi, od anche elisa, proprio in funzione dell'esito delle attività tecniche in corso"

CASTELVECCANA – E’ del cittadino marocchino Rachid Nachat il cadavere rinvenuto a Castelveccana lo scorso 10 febbraio. Domani sara’ svolta l’autopsia presso l’Istituto di Medicina Legale di Varese. E’ quanto si legge in una nota della procura.

Ancora oggi saranno svolti sul luogo dell’evento, accertamenti tecnici e ricognizioni da parte del personale di polizia scientifica, allo scopo non solo di accertare la dinamica dei fatti ma anche a quello di reperire eventuali armi occultate o disperse e, quindi, verificare qualsiasi ipotesi ricostruttiva. Questa settimana saranno effettuati accertamenti balistici su tutti i reperti rinvenuti o estratti dal corpo della vittima, presso il laboratorio della polizia scientifica di Milano.

Le attivita’ di indagine sono dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica Giulia Floris. Un sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri e’ indagato dalla Procura di Varese con l’ipotesi di reato di omicidio e’ stato sospeso in via cautelare dal servizio. Ma, si precisa nella nota “l’iscrizione nel registro delle notizie di reato non implica alcun giudizio di responsabilita’, le deleghe di attivita’ investigativa sono state attribuite alla Polizia di Stato. L’Arma dei Carabinieri, nei confronti della quale si conferma piena fiducia,

ha fornito e fornisce, per il tramite del Comando Provinciale dei Carabinieri di Varese, piena collaborazione, ne’ si esclude in futuro, anche prossimo, l’attribuzione ali’Arma dei Carabinieri di specifici incarichi utili alla ricostruzione di ogni particolare”. E “l’attuale iscrizione nel registro delle notizie di reato nei confronti del militare dell’Arma, per il reato di omicidio, potra’ essere modificata, regredendo in legittima difesa o in eccesso colposo nell’uso delle armi, od anche elisa, proprio in funzione dell’esito delle attivita’ tecniche in corso”.