Mesenzana dà l’addio ad Ale In prima fila anche il fratello ferito

MESENZANA Lacrime e commozione oggi pomeriggio a Mesenzana per l’ultimo saluto ad Alessandra Camboni, la trentaduenne psicologa uccisa a coltellate dal padre il giorno di Pasqua nel residence Le Arcate di Gavirate. In prima fila, in chiesa parrocchiale, c’era anche il fratello Federico, ferito gravemente ma per fortuna ristabilitosi pienamente dopo i tragici fendenti di Pasqua e ieri presente in chiesa insieme a una folla immensa. La comunità di Mesenzana, infatti, si è stretta attorno alla famiglia di Alessandra mostrando attaccamento e grande spirito di solidarietà.

La messa è stata celebrata da monsignor don Luigi Stucchi, vicario episcopale di Varese. Il sacerdote ha provato a rincuorare una comunità fortemente colpita e ferita al cuore da un dramma tanto efferato quanto inatteso: «Porto la preghiera dell’arcivescovo Dionigi Tettamanzi – dice Stucchi – il quale è rimasto profondamente colpito dalla vicenda. E’ vicino alla famiglia e alla comunità per quello che è successo il giorno di Pasqua a Gavirate. E’ successo a Pasqua ma a Pasqua non si muore perché Pasqua è vita. E’ successo tra i componenti di uno stesso nucleo famigliare ma in una famiglia ci si parla, si comunica, ci si ama. La vita donata viene repressa, anzi distrutta». Il Comune di Mesenzana ha proclamato il lutto cittadino.

b.melazzini

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