Mille varesini dal Capitano E la Polha dà la bandiera al Papa

Il Centro sportivo italiano ha incontrato il Papa: il suo “capitano”. «Oggi c’è una sola partita che nessuno può permettersi di perdere – ha detto il pontefice – quella di educare i giovani alla vita. È una partita che vogliamo giocare fino in fondo».

Erano più di un migliaio i varesini che ieri si sono ritrovati in piazza San Pietro, tra oltre 50mila persone da tutto il mondo, per festeggiare i 70 anni di fondazione con atleti, accompagnatori, dirigenti, simpatizzanti e tanti ragazzi degli oratori dove il Csi, svolge le sue attività sportivo-sociali.

«È stato l’arrivo di un cammino e il punto di partenza per il futuro» così riassume l’epocale incontro , presidente provinciale del Csi Varese. «La piazza era stracolma e il clima di festa era incredibile». In occasione di questo evento si sono festeggiati anche i cento anni del Coni e «il presidente Malagò e i dirigenti erano felicissimi». I mille varesini erano presenti con diverse rappresentanze di tutti gli sport.

«Tutte le società presenti e i diversi comitati indossavano le loro magliette creando una sinfonia di colori. Varese con le sue magliette ha riempito un bel pezzo di piazza».

L’esperienza si è rivelata più che straordinaria. «Ha permesso di mostrare che esiste uno sport fatto non solo di campioni, ma anche quello di base. Lo sport che fa crescere le persone e che educa. Trovarsi insieme, uniti con Papa Bergoglio, che come capitano che ci guiderà, è uno sprone incredibile». Nella delegazione proveniente dalla città giardino c’erano anche gli atleti della Polha, associazione polisportiva per disabili. «Polha è affiliata al Csi e abbiamo aderito immediatamente, all’invito del presidente Colletto, con un gruppo di sessanta persone» spiega la presidente , che per la prima volta a causa di un infortunio ha partecipato in sedi a rotelle.

, campione di hokey e nuoto, ha mostrato il suo entusiasmo lanciando la bandiera della Polha sulla Papamobile. «Sono stato fortunato – ricorda Lorenzo – mi sono trovato in prima fila e ho approfittato per lanciargliela. È stata una giornata straordinaria vissuta con un gruppo con cui è bello stare ovunque».

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