Nuove vaccinazioni al minimo storico: “Meno di mille in una settimana”. Crollo tra i bambini

Il report della Fondazione Gimbe fornisce i numeri più recenti (dal 2 al 8 dicembre) di una campagna oggi in crisi. Il calo maggiore nella fascia tra i 5 e gli 11 anni: -55,9% rispetto al periodo precedente

MILANO – Continuano a diminuire i nuovi vaccinati contro Sars-Cov-2. Nella settimana che va dal 2 al 8 dicembre, sono stati 900 rispetto ai 1.158 della settimana precedente (-22,3%). “Nell’ultima settimana il numero di nuovi vaccinati è sceso sotto le mille unità: un dato così basso non si era mai registrato dall’inizio della campagna vaccinale”. Lo afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, presentando il report indipendente sul virus pandemico dell’ultima settimana.

Tra i nuovi vaccinati il 10,4% è rappresentato dalla fascia 5-11 anni: 94, con una riduzione del 55,9% rispetto alla settimana precedente. Cala anche tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 343 (-20,4% rispetto alla settimana precedente). Per quanto riguarda le persone non vaccinate, al 9 dicembre erano 6,79 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui: 6,1 milioni attualmente vaccinabili, pari al 10,6% della platea (dall’8,1% della Puglia al 14,1% della Valle D’Aosta); 0,69 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari all’1,2% della platea (dallo 0,8% della Valle D’Aosta al 2,2% del Friuli Venezia-Giulia).

Per la terza dose al 9 dicembre sono state somministrate 40.383.008 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 2.124 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 2.753 della settimana precedente. In base alla platea ufficiale (47.703.593 persone), aggiornata al 20 maggio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell’84,7%: dal 78,6% della Sicilia all’88,6% della Lombardia.

“Considerato che la platea per la terza dose non viene aggiornata dal 20 maggio – evidenzia Cartabellotta – il tasso di copertura è sovrastimato in quanto non include né i circa 60 mila nuovi vaccinati dal 21 maggio né circa 2,4 milioni di persone che hanno superato i 120 giorni dal completamento del ciclo primario al netto delle persone che nel frattempo hanno contratto l’infezione”.

Sono 7,32 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster, di cui: 5,71 milioni possono riceverla subito, pari al 12% della platea (dal 7,6% del Piemonte al 19,9% della Sicilia); 1,61 milioni non possono riceverla nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari al 3,4% della platea (dall’1,5% della Sicilia al 5,8% del Veneto).