«Occhio Renzi, la gente si sta svegliando. Parliamo ai giovani per tenerci Varese»

Giancarlo Giorgetti a tutto campo: «Il fronte anti governo si allarga. La Lega con Grillo? Difficile, ma...Sindaco? Se il PD lancia Marantelli rispondiamo con un volto nuovo. Sui biancorossi Natale direbbe: stemm a vidè»

Un prato vivo e il vento che muove le bandiere. L’iconografia leghista che non tradisce mai e strizza l’occhio alla tradizione. Gli slogan tanto cari al popolo del Carroccio, che si concentrano un po’ tutti nella t-shirt andata a ruba: “Ruspe in azione, Pontida 2015. Io c’ero”. A Pontida, domenica scorsa c’era anche il nostro : e allora una chiacchierata con il deputato leghista diventa l’occasione per parlare davvero di tutto.

Un vento nuovo che, allo stesso tempo, si portava dietro un piacevolissimo profumo di passato. Di tradizione.


Rispetto ai primi tempi sono cambiate le facce, è cambiato il modo di dire le cose. Dagli storici manifesti appesi in giro per le città siamo passati a Facebook e Twitter. Ma quello che diciamo è rimasto lo stesso, i temi su cui combattiamo non sono cambiati, non è cambiato il grande sogno.


È stato molto efficace e decisamente maturo. Settimana scorsa a Roma forse era stato un po’ confuso, a Pontida invece no: diretto e capace di inquadrare i problemi senza girarci troppo attorno.


Salvini ha parlato di cose normali di fronte a gente normale. La “vulgata” dei media nazionali addita quotidianamente i nostri messaggi trattandoli come fossero bestemmie, noi ci limitiamo a parlare con le persone. Utilizzando parole che le persone capiscono.

Parla di messaggi tradizionali.