PA, pugno duro del Governo: “Controlli su rendimento dipendenti in smart working”

Il ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo in un'intervista a 'Il Messaggero': "La misurazione della performance non deve essere un tabù"

ROMA – Il governo si appresta a prorogare nel settore privato la possibilità di smart working per fragili e genitori di minori di 14 anni. ”Lo smart working è ormai utilizzato in tutto il mondo e non vedo perché la pubblica amministrazione, che nel 2023 avrà 680mila lavoratori agili rispetto ai 570mila di quest’anno, debba essere diversa dal privato – sottolinea il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, in un’intervista a ‘Il Messaggero’ – Serve però una vera rivoluzione culturale, oltre che organizzativa, finalizzata a rendere il lavoro agile pienamente efficiente ed efficace, così da non pregiudicare i servizi erogati agli utenti. La misurazione della performance non deve essere un tabù: occorre passare dalla logica di controllo a quella della responsabilità, ovvero definire gli obiettivi e misurare i risultati. Un compito che il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, approvato il primo dicembre dal Consiglio dei ministri in attuazione del decreto-legge Pnrr2, affida ai dirigenti”.