Parmalat/ Si attende sentenza Tribunale Parma per Parmatour

Bologna, 19 dic. (TMNews) – Doppio appuntamento in Tribunale
oggi per gli ex dirigenti della Parmalat, coinvolti nel crac
del 2003. A Bologna si terrà il secondo incontro del processo di
secondo grado, avviato la scorsa settimana, per l’inchiesta che
ha portato un anno fa alla richiesta di condanna da parte del
tribunale di Parma di 15 imputati, tra cui l’ex patron Calisto
Tanzi, ora in carcere nonostante le sue condizioni di salute
“piuttosto precarie”. Nella città emiliana, invece, sono attese
le sentenze per 24 imputati per l’altro filone dell’inchiesta,
quella che riguarda il gruppo turistico Parmatour.

I giudici della terza sezione penale della Corte d’appello di Bologna, presieduta da Francesco Maddalo, hanno infatti aggiornato l’udienza a oggi, dopo aver deciso lunedì scorso per l’estromissione di alcune centinaia delle oltre 38mila parti civili, relativamente ad uno dei quindici imputati, Rosario Lucio Calogero e dopo aver dato autorizzazione delle riprese tv. Il processo proseguirà poi a gennaio. Per questo filone principale per il crac dell’azienda di Collecchio, oltre a Tanzi – condannato dai giudici di Parma a 18 anni –

e a Calogero, sono stati condannati l’ex direttore finanziario dell’azienda del latte Fausto Tonna a 14 anni, Giovanni Tanzi, fratello di Calisto e rappresentante legale della Parmalat, a 10 anni e mezzo, l’ex direttore marketing Domenico Barili a 8 anni, l’ex consigliere Luciano Silingardi a 6 anni, l’ex numero uno di Parmalat Venezuela Giovanni Bonici a 5 anni, l’ex consigliere Paolo Sciumè a 5 anni e 4 mesi, l’ex consigliere di Parmatour Camillo Fiorini a 5 anni, l’ex sindaco di Parmalat Davide Fratta a 4 anni, Mario Mutti a 4 anni, Enrico Barachini a 4 anni, Giuliano Panizzi a 4 anni e Sergio Erede a 1 anno e sei mesi con pena sospesa. Il tribunale di Parma aveva assolto Alfredo Gaetani e Paolo Compiani.

Non è detto che il Tribunale di Parma, presieduto dal giudice Carlo Saverio Ferraro, sarà in grado di emettere oggi la sentenza che, soltanto una volta esaurite le controrepliche, potrebbe arrivare martedì.

pat

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