Saronno, danno per i morti in corsia sequestro da 3 milioni di euro per Cazzaniga e Taroni

Al medico e all'infermiera contestato il danno erariale e di immagine all'Asst Valle Olona per i pazienti morti al Pronto soccorso (Foto repertorio)

SARONNO – La Guardia di finanza di Como, al termine delle indagini disposte dalla Procura della Corte dei Conti, ha sequestrato 3 milioni e 153 mila euro a Leonardo Cazzaniga ex vice primario del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno e all’infermiera Laura Taroni. L’inchiesta a loro carico sulle morti sospette al pronto soccorso, aveva fatto scalpore e il filone penale che ne è scaturito ha già portato a pesanti condanne per i due che, all’epoca dei fatti, sarebbero stati amanti.

Il sequestro arriva adesso perché le indagini disposte dalla Procura contabile e condotte dalla Gdf, hanno confermato che le condotte penali degli imputati, hanno determinato a carico dell’Asst valle Olona, una duplice responsabilità erariale. Un danno indiretto, per i risarcimenti che l’ospedale ha dovuto pagare agli eredi dei pazienti deceduti, e un danno all’immagine, derivato dal discredito gettato sulla funzionalità e la capacità assistenziale della struttura.

Un’indagine clamorosa, scaturita da denunce e segnalazioni sugli anomali decessi che si registrarono dal 2010 al 2014 al Pronto soccorso dell’ospedale, che come emerse dall’inchiesta era stata causata dalla somministrazione di un mix letale di farmaci.

Cazzaniga sta scontando l’ergastolo nel carcere di Opera di Milano. è stato riconosciuto colpevole della morte di 9 pazienti e per quelle del marito e del suocero di Laura Taroni, processata separatamente e che ha una condanna a 30 anni.

La Procura Regionale della Corte dei Conti ha quantificato il danno in 900 mila euro in capo all’infermiera e in 2 milioni e 253 mila euro nei confronti del medico. Per questi importi è stato disposto ed eseguito il sequestro conservativo, alla luce del fondato timore di attenuazione della garanzia del credito erariale.