Scariche elettriche per rapinare l’ufficio postale

Rapina ad alto voltaggio a Cadrezzate: armati di “Stun Gun” – una sorta di pistola che emette scariche elettriche – due uomini hanno assaltato l’ufficio postale in via Marconi.

Un assalto shock: uno dei due individui aveva in mano il classico dispositivo, che sprigiona scariche elettriche, ideato come arma da difesa. Meccanismi ad alto voltaggio, proibiti per la loro pericolosità, nascosti magari in qualche borsetta per difendersi da delinquenti e malintenzionati. Ma a Cadrezzate qualcuno l’ha utilizzata per rapinare l’ufficio postale.

La dinamica della rapina, avvenuta mercoledì scorso, è ancora da ricostruire, ma secondo alcune informazioni raccolte sul posto si è trattato di un’azione rapidissima.

I due uomini hanno fatto irruzione con il volto parzialmente coperto da un berretto. Uno dei due, pistola in pugno (forse giocattolo) faceva il palo, mentre l’altro azionando la pistola ad alto voltaggio, mostrando le scintille, teneva in scacco l’unica dipendente dell’ufficio che in quel momento si trovava dietro al bancone. Durante la rapina erano presenti altri tre clienti, tre donne che, notando il rapinatore armato, hanno evitato di creare problemi e hanno mantenuto calma e sangue freddo. Nessuno, così, si è fatto male.

In pochi secondi il rapinatore ha scavalcato il bancone minacciando l’impiegata di consegnargli i contanti. Per paura che da un momento all’altro potessero arrivare le forze dell’ordine sul luogo della rapina, il bandito ha velocizzato le operazioni di rimozione dei soldi facendo tutto da solo: ha aperto un cassetto saccheggiandolo. A quel punto si è allontanato dall’ufficio con i contanti appena depredati. Insieme al complice se l’è svignata in macchina facendo perdere le tracce. Al momento non è stata ancora quantificata la stima precisa della refurtiva anche se si parla di poche centinaia di euro, non più di cinquecento. Per i rapinatori è stato un gioco da ragazzi scavalcare il bancone, privo di particolari accorgimenti di sicurezza anche se già nel 2010 era avvenuta un’altra rapina, e poi allontanarsi con il malloppo.

L’impiegata ha subito lanciato l’allarme a cui hanno risposto i carabinieri giunti in pochi minuti nel cuore di Cadrezzate ma dei banditi nessuna traccia. Dopo aver raccolto le testimonianze delle persone presenti al momento dell’assalto armato in ufficio postale gli investigatori hanno subito dato impulso alle indagini. Tutta la zona è stata stretta d’assedio con posti di blocco e ricerche serrate. In paese ieri non si parlava d’altro.

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