Scontri per Cospito, obbligo di dimora per due antagoniste varesine. Coinvolto uno svizzero

L'ordinanza del gip di Milano, Guido Salvini, a seguito dell'inchiesta sui disordini nella manifestazione dell'11 febbraio a sostegno dell'anarchico detenuto al 41 bis: "Violenze gratuite". Provvedimenti cautelari nei confronti di sei militanti

MILANO – I sei provvedimenti emessi a carico degli anarchici per gli scontri dell’11 febbraio scorso durante un corteo a Milano in solidarietà con Alfredo Cospito, allora detenuto a Opera (Milano) e oggi a Sassari, riguardano due giovani di 28 e 26 anni a cui è stato imposto il divieto di dimora a Milano con obbligo di presentazione due volte alla settimana alla Polizia giudiziaria competente per territorio. Poi tre donne di 28, 29 e 31 anni che hanno avuto l’obbligo di dimora rispettivamente nei comuni di Novara, Olgiate Olona e Malnate. A un cittadino svizzero di 31 anni è stato infine imposto il divieto di dimora a Milano con la proibizione di trattenersi a qualsiasi titolo in città.

La manifestazione dell’11 febbraio 2023 “era stata regolarmente autorizzata in pieno centro a Milano e quindi non vi è stata alcuna compressione del diritto di manifestare e diffondere le loro idee. Le violenze sono state quindi assolutamente gratuite e prive di qualsiasi giustificazione e gli esercizi, le autovetture e i beni pubblici danneggiati e oggetto di atti di vandalismo nulla tra l’altro avevano a che fare con il tema oggetto della manifestazione”. E’ quanto osserva il gip di Milano, Guido Salvini, nell’ordinanza con cui ha emesso i provvedimenti. Le indagini, coordinate dal procuratore Marcello Viola e dalla pm Francesca Crupi, sono state condotte dalla Digos e dalla Polizia scientifica.