Scontro tra ex presidenti del Varese. Laurenza attacca, ma è lui responsabile

Non era Antonio Rosati a dover pagare l’Iva della società, ma il numero uno di Oro in Euro

Varese 1910: Antonio Rosati incassa una nuova vittoria nei confronti di Nicola Laurenza. Scontro tra ex presidenti del Varese 1910 s.p.a società oggi prossima al fallimento. Questa volta non è servito nemmeno arrivare a processo: l’accusa formulata da Laurenza contro Rosati di non aver versato l’Iva dovuta dalla società entro i termini previsti è stata direttamente archiviata dal gip Anna Giorgetti. Il perché è presto detto: non era Rosati a dover pagare ma Laurenza stesso subentrato ai vertici societari sei mesi prima che scadessero i termini per il versamento.

A pagare, dunque, avrebbe dovuto essere lui. Rosati a maggio era già stato assolto con formula piena da un’accusa simile dopo che, sempre Laurenza, aveva denunciato il fatto. Una debacle, dunque, su tutta la linea che vede Rosati non soltanto innocente, ma addirittura accusato ingiustamente. È l’avvocato Stefano Amirante, difensore di Rosati, a spiegare il perché del decreto di archiviazione (tombale) depositato dal gip. «Il reato per cui si procede è, per dottrina e giurisprudenza, costante – spiega Amirante – La penale responsabilità dunque non può che essere ricostruita in capo al rappresentate legale della società che dovesse non ottemperare all’obbligo del versamento Iva entro la data in cui va versato l’acconto per l’anno successivo». Amirante prosegue: «Nel caso di specie è dimostrato documentalmente come Antonio Rosati non fosse in alcun modo nelle condizioni di effettuare tale pagamento entro il termine previsto per avere lo stesso ceduto tutte le quote societarie a lui riferibili e per avere, contestualmente, cessato ogni carica sociale perdendo quindi la rappresentanza legale del Varese 1910 s.p.a». Rosati, dunque, aveva già ceduto tutto a Luarenza. «Fino al momento in cui il mio assistito era rimasto alla guida e nella piena proprietà della società aveva anzi dimostrato di voler effettuare il pagamento di quanto dovuto», prosegue Amirante. «Nel mese di giugno del 2013 la titolarità delle quote societarie passavano di mano da Rosati a Laurenza e alla società Oro in Euro da lui controllata. Contestualmente tutte le cariche sociali venivano azzerate e Nicola Laurenza assumeva la carica di Presidente del consiglio di amministrazione e rappresentate legale del Varese 1910 s.p.a. Il termine ultimo per il pagamento decorreva ben sei mesi dopo tale passaggio di consegne. Come detto la nuova proprietà si accordava per un pagamento rateale di cui però poi onorava solo la prima scadenza». A non pagare dunque fu Laurenza. E Rosati incassa una nuova vittoria.