Sì Sinner! Una rimonta che vale la storia: trionfo agli Australian Open, Medvedev ko al quinto set

Al termine di quattro ore di gioco, dopo essere stato sotto 2-0, l'azzurro si è imposto sul russo regalando all'Italia un torneo dello Slam 48 anni dopo la vittoria di Adriano Panatta al Roland Garros nel 1976 (foto fermo immagine diretta Eurosport)

MELBOURNE – Jannik Sinner ha vinto gli Australian Open di tennis, battendo in finale il russo Daniil Medvedev in rimonta al quinto set. Il punteggio: 3-6/3-6/6-4/6-4/6-4/ in quattro ore di gioco. Sinner trionfa in un torneo dello Slam 48 anni dopo la vittoria di Adriano Panatta al Roland Garros nel 1976.

Un grandissimo Jannik Sinner entra così nella storia e vince gli Australian Open. Il tennista altoatesino, numero 4 della classifica Atp e del tabellone, vince il suo primo Slam dopo una stagione strepitosa, due Master 1000 in bacheca e soprattutto la Coppa Davis vinta a dicembre a Malaga. Il primo set va al russo che riesce ad avere la meglio per 6-3, a strappare al terzo gioco il servizio all’italiano che complessivamente soffre il gioco dell’avversario.

Nel secondo set Medvedev fa ancora meglio e si porta sul 5-1, ma Sinner vende cara la pelle: sfruttando anche gli errori del russo prova la rimonta fino al 5-3, ma Medvedev fa sua anche la seconda frazione al secondo set-point su una risposta lunga di diritto di Jannik che, in precedenza, aveva mancato l’opportunità di riprendersi anche il secondo break. Nel terzo set c’è maggiore equilibrio con i due tennisti autoritari nei rispettivi game di servizio (1-1, 2-2, 3-3, 4-4), ma alla fine è Sinner ad avere la meglio approfittando del calo di Medvedev che commette 4 errori di dritto. Nel quarto Medvedev annulla una palla-break nel secondo gioco (1-1).

Al cambio campo sul 2-1 per l’azzurro, entra in campo il fisioterapista per il russo (vesciche al piede destro). Con uno dei tre ace scagliati nel settimo game Sinner annulla una palla-break e sale sul 4-3, poi chiude i conti sul 6-4. Nel quinto e decisivo set un Sinner perfetto tiene a bada l’avversario, allunga e chiude con un definitivo 6-3. Nella classifica Atp di domani Sinner resterà stabile al quarto posto, miglior azzurro di sempre, al pari di Adriano Panatta, ma si avvicinerà molto al podio mondiale, occupato nell’ordine da Djokovic, da Carlos Alcaraz e da Medvedev, che resterà numero 3.

Da Pietrangeli e Panatta a Sinner: trionfo slam dopo 48 anni

Da Nicola Pietrangeli a Jannik Sinner, passando per Adriano Panatta, e i tronfi al femminile di Francesca Schiavone e Flavia Pennetta. Dopo 48 anni dall’ultimo slam maschile vinto da un azzurro (Panatta nel 76 a Parigi) arriva quello dell’altoatesino che si è aggiudicato in cinque set, in rimonta, su Daniil Medvedev l’Open d’Australia a impreziosire il bottino di vittorie del tennis italiano nei grandi tornei dello slam. Il primo a mettere il sigillo tricolore fu Pietrangeli, al Roland Garros nel 1959, ripetendosi poi l’anno successivo sempre nel torneo parigino, dove peraltro aveva sfiorato la gloria tanti anni prima, nel 1932, Giorgio De Stefani, battuto in finale dall’idolo di casa Henri Cochet. Pietrangeli, invece, centrò l’obiettivo alla prima finale, battendo in quattro set il sudafricano Ian Vermaak. Gliene occorsero invece cinque, l’anno dopo, per battere il cileno Luis Ayala, con un 6-3 nella partita decisiva. In quegli anni, l’azzurro re della terra battuta era considerato dal giornalista Lance Tingay il numero 3 del mondo. Dovevano passare altri anni, ben 16, prima che il testimone del successo, sempre a Parigi, fosse raccolto da Adriano Panatta, che nel 1976 battè lo statunitense Solomon in quattro set, eliminando lungo il percorso per la finale anche Bjorn Borg. Nel singolare femminile, l’Italia ha vissuto il giorno più indimenticabile, a livello Slam: la prima finale tutta italiana allo US Open 2015, vinta da Flavia Pennetta in due set su Roberta Vinci, ma nella storia il primo Slam azzurro al femminile, fu vinto nel 2010 da Francesca Schiavone, ‘ovviamente’ al Roland Garros, sull’australiana Samantha Stosur. Ma a mettere la loro firma sugli slam ‘azzurri’ sono stati anche i doppisti: Simone Bolelli e Fabio Fognini hanno trionfato agli Open d’Australia del 2015, battendo in due set la coppia francese Herbert- Mahut. Prima di quel successo, si registrava un solo titolo per l’Italia nei major in doppio maschile, il Roland Garros 1959 di Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola, che superarono gli australiani Emerson e Fraser in tre set, con un notevole 14-12 in quello decisivo.