Somma Lombardo: una storia di gatti, pomodori e buona volontà con qualche problemino…

Un gruppo di amici amanti dei gatti ci racconta una bella storia ostacolata dal filo spinato

Gentile direttore,

Le racconto una piccola storia che riguarda pomodori e gatti e che si svolge da tempo a Somma Lombardo, precisamente nell’area delle “Fattorie Visconti”.

Da tempo, mentre la storica struttura andava in malora nel disinteresse generale, io e alcuni amici animalisti ci prendemmo cura della numerosa colonia di gatti che vivono nell’area. Lo abbiamo fatto e lo facciamo per amore degli animali.

Però da qualche anno siamo alle prese con una spinosa questione: io e i mei amici, tra cui due ultraottantenni, ci troviamo a dover compiere mille peripezie per entrare in questa area (di proprietà comunale) visto che è stato sistemato perfino del filo spinato per rendere ancora più complessa la operazione. Motivo? La nostra tutela fisica, così ci è stato detto, dato che la struttura sarebbe pericolosissima e infrequentabile da esseri umani.

Tuttavia, e qui arriviamo ad una prima questione, qualcuno ha pensato bene di evitare la brutta figura di fare morire di fame i gatti mandando una persona di tanto in tanto a rifornire di croccantini la colonia felina. Orbene, chiunque abbia animali sa che i gatti non campano di soli croccantini. E comunque la signora in questione corre gli stessi rischi che corriamo noi. O no? Ma la parte più divertente è che all’interno della fattoria fa bella mostra di sé una rigogliosa piantagione di pomodori! Perbacco anche quelli sono esseri viventi e dunque è giusto che non li si lasci morire. Difatti vengono innaffiati e amorevolmente coltivati. Da qualcuno che ha pure ricavato nella recinzione del luogo pericolosissimo (ma non ci sono cartelli a indicate tale pericolosità…strano!) una porticina per un accesso più agevole.

Che cosa aggiungere? Una delle tante piccole storie di una Italietta rigida con le persone miti e lassista con i prepotenti? Dica lei.

Garzonio Paolo