Solo a Brusimpiano ci sono 151 iscritti Mentre a Gornate la scappatella è rosa

Tremano gli utenti che si sono iscritti al sito www.ashleymadison.com: i dati sono stati hackerati e resi pubblici

L’attacco degli hacker al sito d’incontri Ashley Madison ha portato allo scoperto i dati degli utenti iscritti. Pizzicando tra loro anche i varesini fedifraghi, che adesso tremano.
Il detto «chi la fa l’aspetti» vale anche online, soprattutto se si è dei traditori seriali. Varese ne conta parecchi, per la maggior parte uomini, che adesso potrebbero essere smascherati dagli hacker di Impact Team, un gruppo di smanettoni che ha violato i sistemi di sicurezza del sito di incontri Ashley Madison dedicato ai fedifraghi.

Usato in cinquanta Paesi del mondo, è noto soprattutto in Stati Uniti e Canada ma ha un forte seguito anche da noi, proprio perché permette di usare l’anonimato, ma a quanto pare non di garantirlo.
Il gruppo che ha bypassato i sistemi di sicurezza e raccolto tutti i dati sensibili, ogni giorno rivela dettagli sempre più scottanti sugli iscritti. Finora è stata diffusa la mappa con il generico numero dei fedifraghi a livello mondiale: 36 milioni di persone che tradiscono il partner quotidianamente. Una decina di migliaia sono varesini, che potrebbero adesso vedere rivelata la loro identità.
Solo nella città di Varese sono 2.174 gli utenti registrati, con una percentuale maschile del 93%. Segue Busto Arsizio con 1.033 e poi Gallarate con appena 705 iscritti. Quello che stupisce di più però, è che i traditori seriali sono concentrati nei piccoli comuni. In proporzione al numero di abitanti, spiccano per esempio i quasi 400 di Cardano al Campo, i 261 di Sumirago o i 151 di Brusimpiano. E la nostra provincia vanta anche un altro primato: in ben due Comuni sono le donne ha tradire di più. Sui 13 iscritti di Viggiù il 69% appartiene al gentil sesso, mentre a Gornate sono l’83% su una trentina.
Utenti di cui per ora non si conosce l’identità, ma che potrebbero avere le ore contate. Gli smanettoni di Impact Team infatti, rivelano ogni giorno dei dettagli scottanti e minacciano di non fermarsi finché il sito non verrà chiuso. In particolare, ai Robin Hood dei cornificatori, non va giù che la Avid Life Media (ALM), la società canadese che controlla AshleyMadison e altri due siti di incontri, Established Men e Cougar Life, imponga agli utenti che si redimono un costo di cancellazione dai siti. Ognuno infatti chiede 19 dollari per eliminare i dati dalla rete, una quota che in totale «ha fatto guadagnare 1,7 milioni di dollari nel 2014 – hanno scritto gli hacker nell’atto di rivendicazione – La cancellazione poi è una bugia. Gli utenti pagano soprattutto con carta di credito e i dettagli dei loro acquisti non vengono cancellati come promesso».
Adesso il rischio è che diventino addirittura pubblici. Nell’attacco sono stati trafugati tutti i nomi unitamente ai numeri di carta di credito, nonché dati sensibili come le preferenze sessuali, fantasie e altri dettagli privati che nessuno vorrebbe vedere sbandierati in Rete. Ma tanto, hanno sottolineato, «sono dei traditori e non meritano discrezione».