Kangur e il suo canestro impensabile. Maynor inizia a illuminare Masnago

Stavolta bocciati i giovani: “Avra” non si accende, Pelle alterno

Positivo per tutto il match: imbattibile a rimbalzo (12), attento in difesa, nelle sfumature del gioco e anche a dialogare con i compagni. I punti a referto sono pochi, ma è presente e convincente.

Le cifre gli sorridono, ma ciò che risalta all’occhio attento è altro. Fisicamente più in palla, emerge nel momento decisivo della partita con punti, assist e giocate importanti come la palla rubata a Goss. Poi sì, 18 punti e 6 assist non sono male, anche se il 3/7 ai liberi è da pulire. Ci sono ancora dei buchi neri all’interno della sua partita, ma la sua luce sta riprendendo ad illuminare Masnago.

Stavolta non è lui il protagonista, vive una serata da comprimario ed ha il merito di non sparacchiare nel momento in cui si accorge che il palcoscenico è degli altri. Trova comunque dei canestri importanti, ma non si accende mai a fiamma alta.

Quella fesseria che regala il gioco da tre punti a Scott nel finale è da segnare con il pennarello rosso e da non ripetere mai più. Già prima aveva alternato alcune grandissime giocate, le solite, con altri errori elementari, perdendo qualche cambio in difesa e regalando dei possessi a Brindisi.

Non convince nella gestione dei possessi e per un atteggiamento a tratti troppo leggero, lontano dall’adrenalina del match.

Aveva giocato poco con l’Asvel, poteva essere la sua serata. Invece si perde, non è mai una presenza incisiva nell’azione e sbaglia veramente di tutto. Settimana da dimenticare in fretta.

Trova il modo migliore per festeggiare i suoi 34 anni (compiuti proprio ieri, auguri) con un canestro impossibile, impensabile, geniale. Salva baracca e burattini per la seconda volta in quattro giorni e, come mercoledì, non esulta, consapevole forse che c’è ancora tanto da lavorare. Ma la sua partita non è solo lì: dopo un primo tempo pessimo, negli ultimi venti minuti regolamentari si era comunque distinto con alcune giocate difensive eclatanti.

Meglio, molto meglio rispetto alle ultime due uscite. Segna (anche da tre), difende, stoppa, entra in tutti i momenti chiave del match. Assieme a Kangur e Maynor, prende in mano Varese quando serve e la conduce all’El Dorado.

Per buona parte del match, ci si chiede che cosa faccia ancora in campo. Non segna, non difende, sparacchia da tre. Poi esce alla distanza e riprende a macinare punti, oltre a guadagnare uno sfondamento in un momento caldo.

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Varese-Brindisi 91-81