Suicidio Paitoni, il pm di Milano dispone i primi accertamenti. Il commento dell’avvocato

Aperto, da prassi, un fascicolo su quanto accaduto nel carcere di San Vittore e cominciati i rilievi. Intanto il legale del 40enne dice: "Ognuno faccia i conti con la propria coscienza". Ieri era stato reso noto il rigetto del Gip di Varese alla richiesta di una perizia psichiatrica per l'uomo
CASA CIRCONDARIALE DI MILANO SAN VITTORE – Disfunzione operativa presso  reparto colloqui – SiNAPPe

Del caso del suicidio nel carcere milanese di San Vittore di Davide Paitoni, 40 anni, accusato di aver ucciso il figlio di 7 anni il primo gennaio scorso a Morazzone, è stato informato il pm di turno di Milano Stefano Ammendola, che nell’ambito di un fascicolo, la cui apertura è scontata in questi casi, ha disposto i primi accertamenti. Accertamenti che, come avviene di regola per fatti di questo genere, vanno dai rilievi della Scientifica al sequestro della cella e degli effetti personali del detenuto, fino all’autopsia sul cadavere.

Il legale: “Ognuno faccia i conti con la propria coscienza”

“Ognuno faccia i conti con la propria coscienza”. Queste la parole all’Ansa dell’avvocato di Davide Paitoni, Stefano Bruno, dopo il suicidio del 40enne, in carcere per l’omicidio del figlio Daniele, a cui ieri è stato reso noto il rigetto del Gip di Varese alla richiesta di una perizia psichiatrica per il killer.