Tu compri, il conto va a un altro A Varese tante truffe “di carta”

Compri qualcosa ma il conto lo paga un’altro. A sua insaputa, ovviamente. Il reato è quello delle frodi creditizie: la Lombardia è terza su scala nazionale per il numero di denunce e Varese è quarta in graduatoria regionale.

Questo reato è in crescita anche su scala nazionale, 26mila casi denunciati in Italia nel 2013, con un aumento dell’8,3% rispetto all’anno precedente e perdite economiche che hanno toccato i 162 milioni di euro.

In Lombardia il grido d’allarme è collettivo. La nostra regione è terza in graduatoria, dopo Campania e Sicilia, con i suoi tremila caso denunciati. I dati sono stati rilevati dall’Osservatorio Crif per i furti di identità e le frodi fiscali, riconosciuto anche da Banca Italia.

E Varese? Purtroppo la nostra provincia segue il trend regionale. È quarta nella graduatoria lombarda con 250 casi denunciati. Il podio spetta alla provincia di Milano con mille e 42 casi denunciati nel 2013. Seguono Brescia, 360 denunce,Bergamo, 259 denunce e Varese, appunto.

Fanalino di coda la provincia di Sondrio con 21 casi denunciati. È chiaro che, a determinare il dato, molto contribuisce il numero di abitanti che vivono sul territorio. E in questo senso il dato varesino viene considerato molto alto.

A Varese, ad esempio, la piaga è quella delle carte di credito “rubate” in rete (magari dopo che il legittimo proprietario ha fatto un acquisto) e utilizzate per fare acquisti da terzi. Non è un caso che in provincia le vittime di questo tipo di reato siano soprattutto gli under 30; il 62% dei frodati è maschio, ma è stato registrato un leggero incremento di frodi realizzate anche a carico di donne. Per quanto riguarda le tipologie di finanziamento oggetto di frode, dall’Osservatorio di Crif emerge che i prestiti finalizzati continuano ad assorbire la quota maggiore, con l’81,2% dei casi totali (+1,2% rispetto al 2012).

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