Un lavoro dopo Expo? Con Openjobmetis è realtà

Accordo sindacale con Cgil, Cisl e Uil per ricollocare circa 400 volontari impegnati all’esposizione universale, che chiuderà sabato 31 ottobre

Accordo sindacale tra Openjobmetis e Cgil, Cisl e Uil per la stabilizzazione di circa 400 lavoratori impegnati a Expo, per realizzare un progetto di continuità professionale che vada oltre l’esposizione universale che terminerà il 31 ottobre.

Obiettivo dell’accordo siglato dall’agenzia per il lavoro con sede a Gallarate e i rappresentanti milanesi e lombardi di Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp è quella di ricollocare 400 lavoratori che Openjobmetis ha assunto in somministrazione presso i padiglioni di Rho. Un accordo fortemente voluto dall’agenzia varesina che va nella direzione della promozione della flessibilità positiva, che consentirà ai lavoratori di non disperdere l’elevata expertise acquisita in questi mesi e alle aziende di avvalersi di collaboratori validi da impiegare in ambiti quali turismo,

settore Ho.re.ca, accoglienza e vigilanza.
L’accordo prevede un percorso di orientamento e valorizzazione dell’esperienza maturata dai lavoratori; prima della fine di Expo, Openjobmetis presenterà a ognuno di loro un progetto di ricollocazione e attraverso assessment individuali, verrà condiviso un bilancio delle competenze con una valutazione delle opportunità professionali disponibili. «Siamo davvero soddisfatti della collaborazione e del sostegno che abbiamo trovato nei sindacati – commenta , amministratore delegato di Openjobmetis – La nostra agenzia per il lavoro è da sempre impegnata nel favorire la flessibilità positiva e l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Expo è stata un’esperienza eccezionale non solo per il Paese ma anche per le tante persone che vi hanno preso parte attivamente, lavorando tutti i giorni per il successo della manifestazione».
Il progetto prevede anche che Openjobmetis organizzi tre percorsi formativi per consolidare l’expertise di coloro che a Rho hanno svolto attività di promoter, hostess, ristorazione e vigilanza, riconoscendo anche un’indennità di frequenza per i corsisti che non dispongono di alcun reddito. Dopo due mesi dall’inserimento professionale, l’agenzia varesina programmerà un nuovo incontro individuale con i lavoratori, per valutare la qualità della nuova esperienza.
«Il bagaglio di esperienze acquisite non deve finire dimenticato in un cassetto ma sviluppato e valorizzato – conclude Rasizza – anche le imprese trarranno beneficio dalla competenza di lavoratori che hanno vissuto in prima fila, vincendola, la sfida di Expo». Soddisfatti anche i sindacati di categoria. «Attraverso l’utilizzo di risorse bilaterali del sistema della somministrazione – affermano in una nota congiunta Nidil, Felsa e UilTemp – si apre una possibilità reale per i lavoratori; continueremo a lavorare perché tutti abbiano la possibilità di ricollocarsi. L’intesa raggiunta è utile a sostenere i lavoratori nella delicata fase del post Expo».