Una settimana di scioperi e manifestazioni contro il governo. Un altro venerdì da incubo a Milano?

La mobilitazione di Cgil e Uil mette sotto accusa la manovra dell'esecutivo Meloni: nel mirino dei sindacati "una legge di Bilancio iniqua socialmente che penalizza il mondo del lavoro dipendente e mortifica le aree di precariato del nostro paese". Trasporti a rischio in Lombardia nella giornata 16 dicembre

MILANO – Per cambiare una manovra sbagliata e contro il lavoro, per rivendicare una manovra più giusta per le persone e più utile per il Paese” al via una settimana di manifestazioni e scioperi promossi da Cgil e Uil organizzati a livello regionale.

Perché i sindacati sono sul piede di guerra

Uno sciopero – si legge in una nota – “per chiedere di aumentare i salari detassando gli aumenti dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro per recuperare almeno una mensilità, e introducendo un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione (cosiddetto recupero del drenaggio fiscale); di conferire tutele a tutte le forme di lavoro, assegnando ai CCNL un valore generale, sancendo così anche un salario minimo e diritti normativi universali; di eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo; una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività; la tassazione degli extraprofitti che generi risorse per un contributo straordinario di solidarietà”.

E ancora “la rivalutazione delle pensioni; risorse per il diritto all’istruzione, per la sanità che ha affrontato e sta affrontando gli effetti drammatici della pandemia; di cancellare la Legge Fornero e introdurre: l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e ‘povere’, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi”.

Il calendario della mobilitazione

La prima regione a mobilitarsi è la Calabria con lo sciopero e la manifestazione in programma per oggi. Domani, martedì 13 dicembre, sarà la volta della Sicilia e dell’Umbria. A Perugia, in piazza Italia, alle ore 11, interverrà il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. La Puglia sciopererà giovedì 14 dicembre, la manifestazione regionale che si terrà a Bari, in piazza Federico II di Svevia, alle ore 11.30, sarà conclusa da Maurizio Landini. Lo stesso giorno mobilitazioni anche in Trentino, Valle d’Aosta e Veneto. Giovedì 15 dicembre incroceranno le braccia le lavoratrici e i lavoratori di Marche, Abruzzo e Piemonte. Venerdì 16 dicembre scenderanno in piazza, contestualmente agli scioperi, tutte le altre regioni: Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio. Maurizio Landini concluderà la manifestazione che si terrà a Roma, in piazza Madonna di Loreto, a partire dalle ore 10.

Milano e Lombardia, trasporti a rischio venerdì 16 dicembre

Per venerdì 16 dicembre i sindacati CGIL Lombardia e UIL Milano e Lombardia hanno aderito a uno sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati proclamato a livello nazionale.

Linee ATM

Lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio dalle 18 alle 22. I mezzi sono garantiti per tutto il resto della giornata.

Linee Autoguidovie

I bus potrebbero risentire dello sciopero tra le 18 e le 21:59.

Funicolare Como-Brunate

Lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio della funicolare dalle 8:30 alle 12:30.

Le motivazioni dello sciopero

Lo sciopero è stato proclamato “contro una legge di Bilancio iniqua socialmente che penalizza il mondo del lavoro dipendente e mortifica le aree di precariato del nostro paese. In particolare su fisco, pensioni e trattamento salariale.”