Val Veddasca: simulazione di una esercitazione-salvataggio da parte del Soccorso Alpino nei boschi di Curiglia

Nonostante la pioggia battente che ha creato un terreno fangoso e poco favorevole bisogna andare avanti e simulare una situazione di reale pericolo ma assai attuale: il cercatore di funghi scivolato lungo un pendio ripido e finito in un canalone d’acqua, come fosse una vera e propria forra. E così gli uomini del Soccorso Alpino della Stazione di Varese, XIX Delegazione Lariana, sono stati chiamati a intervenire ieri, giovedì 30 ottobre, nel territorio del Comune di Curiglia con Monteviasco, in località Mulini di Piero.

La simulazione-esercitazione prevedeva la “mission” che era intanto quella di recuperare l’uomo e fare in fretta prima che fosse troppo tardi. E così, grazie a varie manovre una ventina di tecnici, tra cui un medico e due istruttori del Cnsas, hanno allestito una teleferica Blondin, un sistema che permette di calare e sollevare in verticale una persona infortunata, con un medico che si è calato per raggiungere e soccorrere il figurante; infine entrambi sono stati ripescati in verticale dalla forra e i tecnici hanno continuato con il recupero dell’infortunato, su una barella portantina con contrappesi su pendii ripidi.

Infine il recupero ha visto un trasporto in orizzontale con funi guida del presunto ferito e ancora altre calate di barella con ripresa degli ancoraggi. Bisogna ricordare, di fatto, che spesso il raggiungimento veloce con l’elisoccorso è reso impossibile dalle condizioni meteo e quindi bisogna fare affidamento quasi esclusivamente sull’intervento delle squadre territoriali delle Stazioni del Soccorso Alpino.

Esattamente come nella riuscita simulazione di ieri in Val Veddasca.