VMC, l’alternativa per arieggiare la nostra casa

Abbiamo visto due settimane fa l’importanza di arieggiare correttamente gli ambienti e avere una buona qualità dell’aria in casa, vedendo come può migliorare notevolmente il comfort di vita aprendo semplicemente le finestre e cambiando l’aria. Questa soluzione però è solo una delle tante possibilità.

Ci viene qui incontro la tecnologia perché uno dei sistemi alternativi più diffusi nelle case di civile abitazione è sicuramente la VMC, acronimo di Ventilazione Meccanica Controllata. Questo impianto risulta fondamentale per gli edifici ad alto efficientamento energetico ma può essere preso in considerazione da chiunque per poter arieggiare i locali. Questi macchinari si occupano di cambiare l’aria esausta (anche detta comunemente “pesante”) presente nelle case, con aria fresca e pulita.

Esistono vari tipi di macchinari, differenti per tipologia di utilizzo, dimensione e portata. Fra i principali troviamo:

Impianti a singolo flusso

Con questo sistema vengono installate apposite bocchette di ventilazione sui muri perimetrali dell’edificio o, in alcuni casi, direttamente sui serramenti per permettere all’aria pulita di arricchire costantemente le stanze. Tendenzialmente le bocchette vengono posate vicino ai terminali del riscaldamento, così da avere nelle stagioni fredde un ingresso di aria già riscaldata. Contemporaneamente, in altri locali, sono posti dei ventilatori che aspirano l’aria esausta espellendola all’esterno dell’edificio. Solitamente questi macchinari sono installati nei locali più umidi delle abitazioni, dove si forma il maggior numero di vapore, come cucine e bagni, in modo da aumentare il rendimento dell’impianto nella maniera più efficace.

Il sistema, per funzionare correttamente, impone che sia costantemente permesso all’aria di transitare facilmente tra un locale e l’altro, Non devono quindi esserci ostacoli tra la bocchetta di aerazione e la macchina di esalazione.

Impianti a due flussi

Differentemente dal sopracitato impianto a flusso singolo, questa soluzione provvede a regolare meccanicamente anche l’ingresso dell’aria pulita estratta dall’esterno dell’edificio. Questa opzione permette di poter purificare, filtrare, regolare il grado di umidità dell’aria a seconda delle esigenze del luogo. Qui’ anche l’aria pulita viene immessa nelle stanze attraverso dei canali di aerazione differenti da quelli di espulsione. In egual modo invece viene trattato dall’impianto lo smaltimento dell’aria satura.

Così si ha una macchina  che controlla e regola gli scambi e i flussi in entrata e uscita.

Altra peculiarità dell’impianto a due flussi è la possibilità di recuperare il calore prima che venga disperso all’aperto. Per spiegare meglio questa caratteristica occorre ipotizzare di trovarci nella stagione invernale, in una qualsiasi giornata del mese di gennaio. L’aria esterna si aggira a temperature molto basse, mediamente, nella nostra zona, sui 4°C, mentre all’interno delle mura domestiche, desideriamo rimanere al caldo, con una temperatura attorno ai 19°C. Col sistema di ventilazione tradizionale, ossia con l’apertura delle finestre,

ci ritroviamo in poco tempo ad avere la stessa temperatura esterna anche nell’abitazione e a dover riscaldare nuovamente le stanze, ripetendo l’operazione più volte al giorno. Con il recupero di calore della VMC, l’aria calda ed esausta che deve essere smaltita, passando all’interno dello scambiatore posto all’interno dell’impianto, cede il calore all’aria fresca proveniente dall’esterno, senza mescolarsi ed uscendo in aria a temperature più basse. Contrariamente, l’aria pulita, viene immessa negli ambienti indoor preriscaldata, con un piccolo scarto di qualche grado di meno rispetto alla temperatura di comfort. Lo stesso potrebbe avvenire in periodo estivo, installando un raffrescatore (già presente in alcuni modelli di macchine VMC o installando il macchinario ad un piano interrato) portando a temperature più basse l’aria calda presente all’esterno dell’edificio e creando uno stato di benessere per gli occupanti.

La VMC a due flussi può migliorare notevolmente lo stile e la qualità di vita, fornendo aria pulita e depurata tramite filtri per lo smog e i principali inquinanti presenti nelle città; Evita che si creino correnti d’aria all’interno dell’edificio e riduce notevolmente le dispersioni di calore.

Gli impianti visti sino ad ora agiscono su tutta l’unità abitativa indifferentemente, coprendo anche grandi dimensioni con un unico macchinario.

Uno svantaggio può essere trovato sull’ingombro dell’impianto. Esso necessita di grandi spazi per l’installazione del macchinario e delle corsie per far correre le tubazioni della ventilazione.

Altra soluzione simile alle precedenti e differente per estensione e portata è la ventilazione meccanica puntuale che agisce per le singole stanze.

Ventilazione Meccanica Puntuale

È un impianto di ventilazione installato all’interno delle pareti perimetrali che vengono forate per permettere all’impiantista di posare la macchina. In questo modo vengono occupati spazi molto ridotti. Come negli impianti precedentemente descritti, anche i sistemi puntuali possono essere distinti in:

  • impianti a singolo flusso
  • impianti con doppio flusso, con possibilità di avere lo scambiatore di calore
  • impianti a pressione positiva o PIV (Positive Input Ventilation), caratterizzati per la sola immissione di aria filtrata all’interno delle case. Questo impianto viene tendenzialmente installato nelle aree centrali e/o di passaggio delle abitazioni, immettendo in pressione l’aria pulita e costringendo il flusso di aria rarefatta a spostarsi sul perimetro dell’edificio ove sono installate le apposite bocchette di esalazione ed andando a creare una pressione positiva all’interno delle mura domestiche.

Questi impianti possono essere una buona soluzione per piccoli appartamenti o per combattere i problemi di muffa ed umidità che possono crearsi col tempo. A differenza della VMC ordinaria, dove l’impianto viene installato lontano dalle zone abitative, qui possiamo udire un leggero fruscio prodotto dal funzionamento dalle ventole della macchina.

Un altro degli svantaggi salienti a cui si può incorrere è il consumo di corrente elettrica costante, necessario per permettere ai macchinari di funzionare correttamente h24. La problematica è facilmente risolvibile collegando la VMC a dei pannelli solari fotovoltaici, capaci di produrre la potenza necessaria ad alimentare la macchina. D’altra parte, è bene ricordare che si avrà un risparmio sull’impianto di riscaldamento e raffrescamento che non dovrà più provvedere a scaldare o raffreddare completamente le stanze

Parlando di Gas Radon, proveniente da sottosuolo, è bene sapere che sicuramente l’impianto, in caso di elevate concentrazioni, può aiutare provvisoriamente ad espellere le sostanze nocive, senza però risolvere completamente il problema. Come viene descritto dalla normativa emanata da Regione Lombardia “Non può essere considerata una tecnica da bonifica definitiva in quanto il ventilatore, aspirando aria nell’ambiente, mette in depressione il volume abitato aumentando l’effetto risucchio nei confronti del terreno. Il radon viene in effetti espulso ma dopo che ha percorso l’intero volume ambiente ed è stato respirato dagli occupanti.”

In conclusione, questi impianti, seppur molto funzionali, sono molto complessi e, se mal installati, possono portare ad avere diversi problemi all’interno delle abitazioni. Per questo è sempre bene affidare ad un tecnico specializzato il compito di redigere un progetto ed un’analisi adeguata per ogni abitazione, in modo che possa essere scelta e discussa in armonia la soluzione più indicata.

Speriamo che questo articolo possa aver suscitato il vostro interesse e vi abbia reso le idee un po’più chiare sull’argomento; con noi, appuntamento a settimana prossima con la rubrica “Progettiamo il tuo benessere

Alla prossima settimana

Andrea Astuti studio Eureka Equipe