Wikileaks/ Secondo giorno di udienza per Assange su estradizione

Stoccolma, 12 lug. (TMNews) – Secondo giorno di udienza al tribunale di Londra per la decisione sull’estradizione in Svezia del fondatore di WikiLeaks Julian Assange. Dopo otto mesi di battaglie giudiziarie, Assange cerca di contestare la sua estradizione in Svezia dove è ricercato per una vicenda di stupro e di aggressione sessuale ma i suoi stessi avvocati sono pessimisti. “Spero che tutto andrà come Julian si augura ma penso che le probabilità che le cose si ribaltino siano piuttosto deboli”, ha dichiarato uno dei suoi legali, Bjorn Hurtig, alla radio pubblica svedese Sr.

Il 40enne australiano, agli arresti domiciliari da inizio dicembre in Inghilterra, comparirà per il secondo giorno consecutivo davanti all’Alta Corte per opporsi alla decisione di un tribunale londinese a febbraio di avallare la richiesta della sua estradizione da parte della Svezia. Assange ha sempre negato le accuse contestategli da due svedesi per dei fatti che risalgono all’agosto del 2010 in Svezia. Il fondatore di Wikileaks ha sempre sostenuto che le due donne erano consenzienti.

A febbraio, in primo grado, il giudice britannico Howard Riddle aveva dato il via libera all’estradizione, respingendo gli argomenti della difesa, in particolare quello secondo cui Assange non potrebbe beneficiare di un “processo equo” in Svezia con il pretesto che le vicende a carattere sessuale generalmente in Svezia si trattano a porte chiuse.

Assange è stato arrestato a dicembre a Londra, in virtù di un mandato d’arresto europeo spiccato da Stoccolma, prima di essere posto agli arresti domiciliari in una proprietà della campagna inglese appartenente ad un amico. Il suo arresto è avvenuto mentre WikiLeaks pubblicava un diluvio di documenti diplomatici americani, che hanno suscitato lo sdegno del governo americano pronto ad “una macchinazione” per neutralizzare Assange, secondo i suoi sostenitori.

L’Alta Corte dovrebbe far sapere la sua decisione già oggi.
Assange ha fatto sapere che ricorrerà a tutti i mezzi in suo potere, fino alla Corte suprema se necessario, per opporsi alla sua estradizione. Sottoposto a severe condizioni di libertà provvisoria – indossa un braccialetto elettronico e deve rispettare un coprifuoco – l’hacker due giorni fa ha tuttavia festeggiato il suo quarantesimo compleanno insieme a degli invitati nella lussuosa proprietà dove risiede, secondo Vaughan Smith, che lo ospita.

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