Carte di credito e bancomat Scatta l’obbligo in tutti i negozi

Dal primo gennaio scatta per tutti i commercianti l’obbligo di accettare pagamenti con bancomat e carte di credito.

«Non siamo contrari al principio del pagamento attraverso moneta elettronica – spiega il referente cittadino di Ascom, – Ma siamo il Paese con le commissioni più alte a carico dei commercianti. In altre nazioni i costi legati alle transazioni vengono addebitati al cliente». 

L’obbligo di possedere un Pos riguarda commercianti e professionisti, a prescindere dal prezzo del bene, del servizio o della prestazione. L’obiettivo della misura è quello di rendere meglio tracciabili i pagamenti e di fare un ulteriore passo in avanti nella lotta all’evasione fiscale. 

Pochi spicci, tante grane

La “novità” interessa principalmente i piccoli commercianti, molti sprovvisti di pos proprio alla luce dell’entità irrisoria dei singoli pagamenti che ricevono.

Il problema, secondo Ascom, è grave per due ragioni: la prima è che intere categorie, come edicole, cartolerie, tabaccherie, bar, panifici e piccoli alimentari, non hanno mai introdotto il pos.

Come nel caso di , titolare da sessant’anni del fruttivendolo in corso Matteotti. «Non ho il Pos e non ho nessuna intenzione di metterlo – afferma irritato – Se vogliono far morire i piccoli commercianti che lo dicano chiaramente. Dovrebbero vergognarsi di fare queste leggi: non lavoro 12 ore al giorno per ingrassare politici e banche». 

La seconda ragione per cui Ascom si dice preoccupata è che, nel caso di piccoli importi riscossi, i costi delle commissioni e la spesa telefonica risultano spesso maggiori del margine del commerciante. Basti pensare che, con Pagobancomat, la commissione fissa supera i 20 centesimi.

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