«Il mio Natale nel cuore dell’oceano»

Il leggiunese Matteo Perucchini sta attraversando l’Atlantico a remi: arrivo tra 70 giorni ai Caraibi. Cenone in alto mare per le Feste: «Ora ho dei nuovi amici: sono i delfini che circondano la barca»

Continua il Sogno Atlantico del vogatore leggiunese , salpato dalle isole Canarie il 20 dicembre a bordo della sua speciale imbarcazione a remi. Dopo nove giorni di navigazione nell’oceano, il superatleta cresciuto sul lago Maggiore, ha compiuto poco più di 400 miglia nautiche. Quando si deve attraversare l’Atlantico in solitaria non ci si può riposare nemmeno a Natale, né durante le feste comandate che Perucchini ha trascorso remando, ma collegandosi con la sua famiglia a Leggiuno. Mamma , papà , il fratello e la fidanzata , seguono via web, minuto per minuto, l’impresa di Matteo, tramite il sito www.sognoatlantico.com. Un Natale certamente particolare quello che sta vivendo la famiglia Perucchini, la quale è stata rassicurata sulle buone condizioni psicofisiche del loro congiunto da Matteo stesso.

L’atleta leggiunese con papà Aldo e mamma Anna

L’atleta leggiunese con papà Aldo e mamma Anna

Grazie ad un collegamento via satellite, proprio nel giorno di Natale, Perucchini ha potuto parlare e brindare con i propri famigliari, seppure si trovi a migliaia di chilometri di distanza. Notizie del superatleta di Leggiuno arrivano anche via social network, grazie agli aggiornamenti continui, pubblicati dalla fidanzata Rebecca, che si trova a Cambridge. La difficoltà di questi giorni è rappresentata dalla presenza di forti correnti contrarie che stanno mettendo a dura prova tutti i 26 equipaggi al via di questa incredibile sfida sportiva chiamata Talisker Whisky Atlantic Challenge.

Il mal di mare di cui Matteo soffriva i primi giorni di navigazione pare essere definitivamente scomparso. «Le condizioni non sono a mio favore – scrive Perucchini – progresso rallentato; speriamo che il tempo cambi presto». In questi primi giorni in solitaria dell’oceano, privo di qualsiasi assistenza, il vogatore di Leggiuno ha avuto un paio di incontri particolari. «Ho dei nuovi amici; la mia barca è stata circondata da un branco di delfini giocosi» informa Matteo in uno dei suoi ultimi messaggi. Gli incontri che si possono fare nell’oceano non sono tutti gradevoli però; un paio di giorni fa, la barca leggiunese ha incrociato una petroliera. Dall’Atlantico, sono arrivati anche gli auguri di Natale di Matteo, non solo alla sua famiglia, ma anche a tutti i suoi sostenitori e ai leggiunesi. «Il mal di mare ha iniziato a passarmi proprio poco prima di Natale – racconta Perucchini – auguro buone feste a tutti i sostenitori di Sogno Atlantico e un felice Natale a tutte le famiglie».

La prima vogata, alla partenza alle Canarie

La prima vogata, alla partenza alle Canarie

Proprio la sera del 25 dicembre, Matteo, che consuma ogni giorno tra le 8mila e le 10mila calorie, si è concesso una cena natalizia degna di questo nome, non nutrendosi per una volta di cibi congelati o essiccati. Gnocchi al pesto, parmigiano e castagne; questo il menù, con tanto di foto, del banchetto natalizio consumato ovviamente sulla barca dal vogatore di Leggiuno. Proprio in occasione delle festività natalizie, Perucchini ha ricordato anche il risvolto benefico della sua straordinaria impresa, con la raccolta fondi a favore della onlus italiana per la lotta al neuroblastoma che opera all’ospedale Gaslini di Genova. Matteo dalla sua imbarcazione, indossando anche il tipico cappello di Babbo Natale, invita i sostenitori della sua impresa a continuare nelle donazioni a questa associazione. Chi vuole può anche sponsorizzare l’alimentazione di un giorno di Perucchini, versando 35 euro. L’obiettivo è giungere ad Antigua tra circa 70 giorni, per completare la traversata dell’Atlantico lunga circa 3mila miglia, anche se probabilmente ce ne vorranno di più a causa delle correnti contrarie. Leggiuno, orgogliosa, continua a fare il tifo per Matteo.

Il pranzo di Natale in barca

Il pranzo di Natale in barca