Viale Borri sotto accusa E’ una strada maledetta

«Una tragica coincidenza». Questo il commento dei residenti di Bizzozero di fronte alla notizia del decesso di a causa di un incidente, venerdì intorno alle 22.30 in viale Borri, mentre era in sella alla sua Honda Vision.

L’uomo si trovava all’altezza del ristorante Il Vecchio Convento quando, secondo le prime ricostruzioni, pare abbia invaso la corsia opposta schiantandosi contro una Ford Fiesta che proveniva dalla direzione opposta. Un morte che fa discutere.

Perché da anni quel tratto di viale Borri fa paura a chi vive in zona. «Una strada pericolosa» dicono i residenti. E che ha visto già altri incidenti mortali.

«Esattamente cinque anni fa, nello stesso giorno ma alle 14.30 circa e pochi metri più avanti rispetto all’incidente del signor Cariati – spiega di Bizzozero – ha perso la vita il nostro . Ricordiamo bene quel giorno era sabato 2 agosto del 2008».

Fabrizio aveva 14 anni, aveva una vita davanti ed era una giovane promessa della Pallacanestro Varese. Fabrizio si stava recando nello spazio feste di Bizzozero per il suo primo giorno di servizio come volontario alla “Festa d’estate” organizzata ogni anno dal quartiere. Ma qualcosa è andato storto perchè il giovane ha perso il controllo del suo scooter in viale Borri. Per lui non c’è stato nella da fare. «Quando abbiamo appreso la notizia dell’incidente del signore di Malnate venerdì sera, avevamo da poco terminato la Santa messa in ricordo di Fabrizio e di apertura della festa che inizia oggi (ieri ndr.). Siamo rimasti tutti scossi: ci sono ritornati alla mente quei drammatici momenti del 2 agosto 2008. Quello è un punto critico».

«Un tratto di strada maledetto», commentano molti dei residenti. Spesso, al centro della cronaca per tamponamenti e piccoli incidenti. «Durante il giorno è una strada molto congestionata – racconta , residente della zona -, dove spesso si formano lunghe code. Terminato l’orario di punta, però,quel tratto, proprio in prossimità del ristorante Vecchio Convento, invoglia in molti a schiacciare sull’acceleratore senza nemmeno rendersi conto. È un punto critico perché venendo da Varese è in discesa e le curve sono morbide».

Lo stesso Bianchi, qualche anno fa, è stato vittima di un incidente che ha rischiato di compromettere per sempre la sua gamba. «Sono stato fortunato – spiega – Stavo andando a lavorare e, come ogni mattina, dovevo percorrere quel tratto con il mio scooter. C’era una coda pazzesca e passando in mezzo a due automobili, una signora alla guida non mi ha visto e mi ha travolto. Era impegnata a controllare l’immissione delle altre autovetture dalle varie vie laterali. Verso sera, invece, automobilisti e motociclisti sfrecciano come pazzi».

Secondo i residenti di Bizzozero nulla si può fare per il traffico e poco per arginare l’alta velocità. «Dossi non si possono mettere – continuano Bianchi e Boldetti – Potrebbe essere più sensato mettere un dissuasore: un cartello che rileva la velocità. Poi sta al buon senso di ognuno allentare la pressione sull’acceleratore».

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