«Ricominciamo da chi resta per condividere la nostra storia»

Handicap Sport Varese - A carrozzine ferme in casa biancorossa è tempo di bilanci e programmi

Per la squadra di basket in carrozzina di Varese è stata un’annata tribolata che comunque ha prodotto risultati soddisfacenti: il quinto posto nel campionato italiano e la partecipazione alla finale di Coppa Vergawuen in Spagna, torneo secondo per importanza solo alla Champion Cup, ha confermato la nostra squadra tra le prime formazioni cestistiche in Italia e in Europa. Certo il confronto con la stagione precedente ha fatto storcere il naso a qualche tifoso, ma quest’anno anche le altre squadre si sono rinforzate con l’innesto

di nuovi atleti. Proprio per questo si è visto il campionato più combattuto e incerto degli ultimi anni, eccezion fatta per Santa Lucia Roma e Briantea 84 Cantù da tempo di un altro pianeta.
Nel corso della stagione abbiamo dovuto affrontare diversi problemi, vedi infortuni vari e di ambientamento di alcuni giocatori, che hanno influito sul risultato della stagione, ma ha anche visto l’esordio in squadra di un giovane giocatore italiano, Massimiliano 19 anni, che ha buone prospettive future si a livello di club che di nazionale.
Speriamo che questo innesto contribuisca a calmare un pochino la critica più frequente che ci viene mossa relativa ai pochi italiani in squadra.
E’ vero, abbiamo nel rooster anche atleti stranieri, ma come nel basket in piedi, se si vogliono ottenere dei risultati è una scelta che ci si trova a dover fare. In termini di reclutamento, le nostre presenze per la promozione negli ospedali e nelle scuole non produce quanto dovrebbe.
Senza contare che salvo rari e fortunati casi, non si nasce già campioni, quindi, tra quando bussa alla porta un ragazzo che desidera giocare a basket a quando può essere considerato pronto per essere gettato nella mischia, può passare diverso tempo. Nello sport per disabili non si tratta solo di imparare le regole basilari ma anche di acquisire padronanza del mezzo meccanico che si deve utilizzare. Per quanto concerne la prossima stagione, siamo ovviamente in piena fase di programmazione.
Anche un campionato di basket in carrozzina ha dei costi fissi di gestione che vanno dalle iscrizioni a coppe e campionato, alle spese di trasferta, ai rimborsi che vengono dati agli atleti.
E’ innegabile quindi, che l’obiettivo a cui si potrà puntare è strettamente legato all’entità delle risorse economiche che riusciremo a trovare. E’ difficile trovare persone che siano disposte ed interessate ad aderire ad un progetto a lungo termine che nasca puramente dalla passione vera per questo sport.
L’idea e il desiderio è quello di poter riuscire ad allestire una squadra competitiva per continuare a scrivere la nostra storia in serie A. Poi si sa, l’appetito vien mangiando, e quando si arriva ad un passo dalle grandi vien voglia di esserci noi stessi tra quelle stesse squadre! Di far parte del gruppo delle squadre da battere! Al momento l’unica cosa certa è il cambio di allenatore. Dopo 5 anni, prima da giocatore e poi come allenatore, Daniele Riva ci lascia. A lui il nostro grazie per quanto ha condiviso con noi con impegno e la dedizione.