Capolinea per il sogno Lega Pro

Dalla Figc un “no” ufficioso al progetto Varese-Bellinzago. Ultimo tentativo, poi testa alla D

Stop per il Varese. Nella giornata di ieri è arrivata una prima svolta in negativo per quanto riguarda la possibilità di disputare nella prossima stagione la Lega Pro a braccetto del Bellinzago. L’assalto è stato dunque respinto, quantomeno per il momento. Fonti vicine alla Federazione Italiana Giuoco Calcio avrebbero fatto intendere, in via ufficiosa, che il progetto Lega Pro, così come è stato presentato da Varese e Sporting Bellinzago, non sarebbe idoneo ad ottenere la fondamentale approvazione del consiglio federale. Il sogno di passare direttamente dall’Eccellenza della stagione scorsa al mondo dei professionisti sarebbe così a un passo dallo sfumare.

Il Varese sarebbe comunque pronto a sferrare un ultimo ed estremo tentativo, ma se anche questo non dovesse andare in porto, l’attenzione sarebbe da spostare nuovamente, e con rapidità, sulla serie D. Anche perché eventuali nuovi assalti o ricorsi lascerebbero sul campo ulteriore tempo. Allo stesso modo andrà chiarita la posizione dello Sporting Varese, cercando contemporaneamente di capire cosa fare degli accordi presi con il presidente del Bellinzago Antonio Massaro.

Ricapitoliamo velocemente la questione: il 15 giugno scorso Varese e Bellinzago comunicavano di comunicano di «aver trovato l’accordo per iniziare insieme l’avventura nel campionato di Lega Pro stagione 2016/17». La modalità era l’ingresso del Varese nella società piemontese, chiudendo la vecchia matricola e prendendo quella dei novaresi, con lo spostamento della sede a Lonate Pozzolo, comune confinante con Bellinzago in provincia di Varese. Nei successivi dieci giorni si è lavorato a fondo in sede per produrre la documentazione necessaria da presentare in federazione, sperando in un cenno di assenso che in prima istanza sembrava potesse giungere per davvero.

Nella giornata di ieri, invece, è filtrata fin dal mattino una sensazione negativa; resta da capire se ci sia ancora margine di manovra oppure se la chiusura della Federazione sia definitiva. La speranza è che il tempo “perso” a rincorrere il sogno chiamato Lega Pro non abbia complicato troppo il lavoro che comunque il direttore sportivo Alessandro Merlin ha continuato a portare avanti nell’incertezza tra una categoria e l’altra. Incertezza non tanto sua, quanto più di giocatori e procuratori che, stante la situazione poco chiara, non sono potuti rimanere fermi in attesa di novità.

Il problema principale, come noto, è legato alla questione dei giovani: dovendo schierare in campo un giocatore classe ’96, due ’97 e un ’98, è chiaro che in rosa ne servano (almeno) otto-dieci. Allo stato attuale, il Varese ne ha confermati quattro dalla scorsa stagione, ossia Simonetto, Zazzi, La Marca e Lercara, ed ha preso contatti con Matteo Arrigoni, varesino classe 1997 la stagione scorsa alla Caronnese.

La stessa Caronnese, in caso di ufficialità del “no” a Varese e Bellinzago, diventerebbe una delle candidate principali al ripescaggio in Lega Pro, essendo in cima alla lista delle squadre che hanno vinto i playoff dei rispettivi gironi di Serie D.