Monsignore e la questione islamica: «Servono chiarezza e spiegazioni»

Tiene banco la richiesta di una sede. Cassani: «Si porga l’altra guancia»

La “questione islamica” continua a tenere banco tra le mura di Palazzo Borghi ma soprattutto al di fuori. Ad un mese dal discorso durante l’inaugurazione della piazza cardinale Carlo Maria Martini con un riferimento al dialogo interculturale, il prevosto di Gallarate si “schiera”: «Prendere una posizione così netta senza aggiungere motivazioni non aiuta il confronto ma inasprisce i toni e rischia di radicalizzare le posizioni». Parole nate da una riflessione sul ruolo che un sindaco deve avere, che non è solo di «prendere delle decisioni» ma anche, o forse soprattutto di «venire incontro alla popolazione rendendola partecipe delle scelte fatte».

Proprio questa mancanza di dialogo tra le parti alimenta un clima di “tensione” che porta all’innalzamento di barriere piuttosto che alla coltivazione di un sano dialogo tra Comune e le differenti religioni: «Quando si affrontano tematiche così delicate – continua Monsignor Valagussa – bisogna essere chiari e fornire delle spiegazioni». Insomma una richiesta di «Perchè no?» per poter dipanare una volta per tutte le due risposte negative per l’occupazione dell’area di via Pacinotti prima e del parco dei Marinai poi. «Adesso è il momento di aspettare le risposte da parte del sindaco alle richieste fatte dalla comunità islamica – continua – credo sia un diritto di tutti». Il rappresentante della comunità cristiana cittadina, che a breve dovrà chiedere l’autorizzazione per l’utilizzo di vie di proprietà del comune per il Corpus Domini, pone una domanda: «Con quali il sindaco decide a quali credi religiosi concedere l’utilizzo del suolo comunale».

La risposta del sindaco i non si è fatta attendere: «Non considero un Monsignore un avversario politico, prendo atto della sua visione amministrativa, tuttavia alle sue parole rispondo cristianamente rifacendomi al vangelo: “Se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra».

Sicuramente è una risposta più articolata del «Nessuno» pronunciato in consiglio comunale che, se da un lato non permetterà di capire le ragioni delle sue scelte, dal’altro darà adito ad ulteriori discussioni. Intanto, senza rilasciare dichiarazioni alla stampa, i cittadini gallaratesi su Facebook esprimono il proprio sostegno alla richiesta della comunità islamica o alla posizione di Cassani.