VARESE – Una lite finita nel peggiore dei modi. Nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 giugno, in piazza Repubblica a Varese, un uomo di 70 anni è stato arrestato dai carabinieri per porto abusivo di arma clandestina. Secondo la ricostruzione fornita dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, tutto sarebbe iniziato con un furto di cellulare avvenuto durante un alterco con un gruppo di cittadini stranieri.
Il 70enne, un varesino con precedenti penali, avrebbe avuto un diverbio con alcuni tunisini, frequentatori abituali dell’area attorno al monumento ai caduti, zona già nota per episodi di spaccio e microcriminalità. A scatenare la lite – stando ai testimoni – sarebbe stato il rifiuto dell’italiano di offrire loro da bere. Dopo lo scambio acceso di parole, uno degli stranieri si sarebbe impossessato del telefono dell’uomo.
La reazione del 70enne è stata tanto rapida quanto avventata: tornato a casa, ha afferrato una pistola – risultata poi con matricola abrasa – ed è tornato in piazza, probabilmente per farsi restituire il telefono. Ma l’escalation non si è fermata lì: la situazione è degenerata in una colluttazione. L’anziano è stato spintonato, è finito a terra, e uno dei tunisini gli ha sottratto l’arma. Poi si è allontanato verso le stazioni e, all’arrivo dei carabinieri, ha consegnato la pistola ai militari, raccontando quanto accaduto.
A seguito delle indagini, i carabinieri hanno identificato e perquisito l’abitazione del 70enne, dove sono state trovate anche munizioni. L’uomo è stato arrestato e portato al carcere dei Miogni. L’arma è stata sequestrata e oggi è previsto l’interrogatorio di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari.
Un episodio che riaccende i riflettori su una piazza già sotto osservazione, in un contesto di degrado urbano che continua a far discutere.