Un suggestivo scenario lacustre ha fatto da sfondo, questa mattina, alla cerimonia di annuncio della terna finalista del Premio Chiara 2025. È stato infatti l’eremo di Santa Caterina del Sasso, a Leggiuno, ad accogliere la presentazione ufficiale dei tre libri che si contenderanno il prestigioso riconoscimento letterario per la sezione “Senior” della XXXVII edizione del concorso.
A contendersi il podio saranno:
– “Le vie della katana” di Piero Colaprico, un giallo serrato e contemporaneo;
– “Undici: non dimenticare” di Andrej Longo, edito da Sellerio, che si confronta con la memoria e la coscienza;
– “Certe sere Pablo” di Gabriele Pedullà, un’opera intima e riflessiva sul senso dei legami.
La selezione è stata affidata a una giuria tecnica di alto profilo, presieduta dal poeta e scrittore Romano Oldrini e composta, tra gli altri, da Andrea Vitali, Marta Morazzoni, Luca Crovi, Mauro Novelli, Stefano Vassere e Mario Visco, caposervizio cultura de La Prealpina.
«Quest’anno il Premio Chiara ha scelto libri che raccontano la fatica della vita reale, non opere di fantasia», ha sottolineato Oldrini, tracciando un filo conduttore tra le opere in gara: storie che parlano di difficoltà quotidiane, resilienza e realtà.
La cerimonia conclusiva del premio avverrà domenica 19 ottobre alle ore 17, nella suggestiva Sala Napoleonica di Ville Ponti a Varese, dove verrà svelato il vincitore. In quell’occasione sarà conferito anche un premio speciale al volume “Ingombranti” dello scrittore ticinese Giorgio Genetelli, riconosciuto per la sua capacità di raccontare con profondità le contraddizioni dell’animo umano.
Giovani e Inediti: le nuove voci della narrativa
Grande attenzione anche alla categoria Giovani, curata dalla giuria presieduta dalla scrittrice Veronica Raimo, vincitrice dell’edizione 2024. Su 221 racconti ricevuti, 25 sono stati selezionati per la fase finale. La presentazione avverrà domenica 21 settembre alla Sala Montanari di Varese, mentre la premiazione sarà in concomitanza con la sezione Senior, il 19 ottobre.
Infine, nella sezione Chiara Inediti, il riconoscimento è andato allo scrittore varesino Rodolfo Nicodemi per la raccolta “L’estate di San Martino”, storie che raccontano di seconde possibilità e nuovi inizi anche in età avanzata. «Ho scritto di chi decide di cambiare vita quando nessuno se lo aspetta, come è successo a me andando in pensione», ha raccontato.
Una menzione speciale è stata assegnata a Edoardo Zanzi, classe 1999, per la raccolta “Musica per sonnambuli”, lodata dalla giuria per la freschezza narrativa e l’abilità nel dar voce alla sensibilità delle nuove generazioni. Il giovane autore sarà presentato a settembre alla libreria Feltrinelli di Varese.
Il Premio Chiara 2025 si conferma così come uno spazio aperto al confronto fra generazioni, esperienze e stili, capace di unire qualità letteraria, attenzione al presente e valorizzazione dei talenti emergenti.