Accoltellò il vicino di casa alla festa Condannato per tentato omicidio

Accolte in toto le richieste del pubblico ministero: dieci anni a Domenico Bollino. Lo scorso agosto a Cuvio la lite per un portone sbattuto era finita nel sangue

– Accoltellò il vicino di casa durante la festa del paese: condannato a dieci anni per tentato omicidio. La sentenza pronunciata ieri dal gup di Varese .
Il giudice ha accolto in toto le richieste del pubblico ministero contestando a, 57 anni, anche le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. I fatti risalgono al 2 agosto scorso. Al Parco “Litta” di via Vittorio Veneto, dove si festeggiava il “Tris d’Estate”, la festa si è trasformata in dramma: verso le 23.45, mentre era ancora nel vivo la serata danzante, Bollino ha accoltellato il suo vicino di casa trentanovenne mentre quest’ultimo ballava con la moglie e i figli di 7 e 12 anni in mezzo alla pista. Alle radici del gesto, l’odio generato da rapporti di vicinato da tempo compromessi.

La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stato un portone sbattuto dal rivale. L’aggressore si è avvicinato alla vittima, ferendolo da dietro con quattro coltellate, la prima all’altezza del rene e altre tre alla coscia sinistra, all’addome ed al torace, colpi sferrati mentre il ferito si accasciava al suolo.
Un’aggressione fulminea e potenzialmente mortale. Dopo aver colpito, Bollino si era allontanato tra lo stupore generale delle persone che stavano ballando, molte delle quali conoscevano i due protagonisti dell’episodio

e le divergenze in essere da tempo. Sul posto sono si precipitarono i carabinieri della compagnia di Luino e i soccorsi: i sanitari avevano trovato il ferito in una pozza di sangue, lo avevano medicato e stabilizzato per poi portarlo d’urgenza in ospedale a Varese, dove fu operato per tutta la notte. I medici hanno dovuto asportargli il rene danneggiato dal primo fendente prima di ricoverarlo in rianimazione in coma farmacologico: le sue condizioni furono giudicate gravi. I militari, dopo aver sentito i tanti cittadini presenti, tutti testimoni dell’aggressione, si erano subito mossi per rintracciare il responsabile e l’arma del delitto.
Bollino fu trovato dopo pochi minuti poco distante dalla sua abitazione, all’interno di una zona boschiva: per scattarono le manette.

Poco lontano dall’area feste invece fu trovato il coltello, un’arma dotata di una lama di 33 centimetri, rinvenuta in un cespuglio. Vittima e aggressore sono vicini di casa. I rapporti tra loro erano compromessi da anni, con vari episodi nel tempo sfociati in querele e denunce reciproche, fino all’ episodio dello scorso agosto, quando i due hanno avuto un battibecco per un portone chiuso con troppa veemenza, seguito dal tragico episodio dell’accoltellamento. L’aggressore fu arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Ieri la condanna.