Addio ai mozziconi? Per ora il giro di vite in città non funziona

Da ieri in vigore multe salate per chi li getta a terra. L’operatore Aspem: «Servono i cartelli, oppure...». Varesini pronti ad essere eco: «Ma i posacenere?»

– Stop ai mozziconi per terra. Lo impone un decreto del ministero alla Sanità che accoglie la direttiva dell’Unione europea sul tabacco. Le norme sono entrate in vigore ieri e prevedono fino a 300 euro di multa per chi sgarra. Ma per ora il numero di mozziconi trovati al suolo in centro Varese resta uguale. La conferma arriva da , operatore ecologico di Aspem addetto alla pulizia pomeridiana delle vie del centro con un mezzo ecologico: «Secondo me bisognerebbe mettere alcuni cartelli in giro, altrimenti non tutti sanno dell’entrata in vigore del decreto. Non dimentichiamo, inoltre, che la gente oltre ai mozziconi abbandona per strada interi sacchi pieni di immondizia».

Ieri pomeriggio non abbiamo sorpreso nessuno buttare il mozzicone a terra. Inoltre, i varesini che abbiamo intervistato si sono detti favorevoli alle multe, fumatori inclusi. «Io mi sono sempre servita dei cestini per gettare i mozziconi. Questa legge è positiva» dice . «Provvedimento giustissimo, lo dico da fumatrice attenta da sempre a non sporcare. Ma bisogna aumentare il numero di cestini con posacenere. In via Donizetti, per esempio, non c’è né neppure uno» aggiunge . «Secondo me multare per un mozzicone buttato terra è un po’ una esagerazione, consideriamo che per ogni pacchetto di sigarette che compriamo, quattro euro vanno in tasse. Piuttosto, meglio attrezzare la città e dare ai fumatori la possibilità di trovare facilmente un posacenere – afferma – Sono d’accordissimo, invece, sul proteggere di più donne incinte e bambini, giusto il divieto di fumare in auto se a bordo ci sono loro».

«Si arriverà a vietare del tutto il fumo in strada, come avviene già in alcuni Paesi del mondo – è la valutazione di – Per ora, questo decreto serve per uniformare l’Italia a quello che si fa in Europa». Ma ogni popolo ha la sua mentalità, e non è così sicuro che in Italia sia facile rispettare questa regola. «In Polonia sono anni che chi butta per terra un mozzicone prende 50 euro di multa –

racconta Jonathan – Ma in Italia, o si mette il cittadino nella condizione di non poter sgarrare neppure una volta, oppure viene naturale fare i furbi. È vero che certe abitudini all’inizio rifiutate sono diventate prassi, come mettere la cintura quando si va in auto. Ma lì si tratta di salvarsi la vita, quindi è una cosa che si fa per se stessi. Smettere di fumare nei pubblici esercizi è stato possibile perché, in caso contrario, il gestore ti butta fuori per paura di essere sanzionato. Se non si creano queste condizioni, con la scarsità di agenti che c’è a presidiare il territorio, non è possibile far rispettare una regola di questo tipo». Il comandante della polizia localespiega che si aspetterà qualche giorno prima di dare le multe, «in modo che tutti sappiano di queste nuove norme». Eppure a Varese il divieto di gettare a terra i mozziconi non è una novità.

Una decina di anni fa il sindaco Fumagalli fece una ordinanza ad hoc. Lo ricorda , il fiorista di corso Matteotti, che conclude con un suo presentimento: «I fumatori che erano educati prima continueranno ad esserlo adesso. Quelli incivili, allo stesso modo, continueranno ad essere incivili. Tra le altre cose, corso Matteotti è difficile da pulire perché “le cicche” si incastrano nella pavimentazione».